Con il successo sull'Inter è nata la vera Juve di Motta? Il pensiero degli opinionisti

La vittoria contro l'Inter potrebbe rappresentare la vera nascita della Juventus di Thiago Motta? Questa la domanda posta agli opinionisti e agli ospiti di TMW Radio, che hanno commentato così.

Stefano Impallomeni: "Con Motta ci stiamo capendo poco. All'inizio bene, poi male. Ieri invece ha fatto pensare che merita questa fiducia. Abbiamo visto una squadra caparbia, vogliosa, che ha interpretato bene la sfida. Motta ieri ha fatto giocare i suoi in maniera eccezionale. Le parole a metà gara la dicono lunga. Ora serve continuità. Con un undici stabile, questa Juve può solo che crescere. Koopmeiners come mai ha giocato così bene? Perché c'era l'Inter di mezzo? Bisogna capire alcune cose. Motta deve stabilire un undici titolare e ne vedremo delle belle la prossima stagione. Questa è una stagione di rodaggio, la Juve può diventare molto competitiva".

Daniele Garbo: "Credo che sia necessaria qualche altra conferma. Ci vuole la continuità per capire se il progetto sta progredendo. La sensazione è che la squadra segua l'allenatore, ma era la stessa anche prima, quando le cose non andavano. Bisogna avere pazienza quando iniziano nuovi progetti. Anche Motta ha diritto a una certa comprensione. Se la Juve è quella vista ieri, sta diventando una squadra vera".

Massimo Bonanni: "Continuo ad avere dei dubbi, Klopp e Ferguson hanno avuto bisogno di tempo per vincere. Ma la Juve ha speso quasi 250 milioni per arrivare qui. Ora ha un distacco dalla vetta di 10 punti, ma poteva essere minore visto il periodo che stanno passando le tre davanti. Per me la Juve avrebbe dovuto fare qualcosa in più dall'inizio. Una società che spende tutti quei soldi non può non provare a vincere il titolo".

Alessio Tacchinardi: "Sicuramente Kolo Muani ha dato una grande mano a Motta, lì davanti è decisivo, super efficace. È stato un grande acquisto. Mi è piaciuta l'esultanza rabbiosa del tecnico, come il secondo tempo della Juve. Speravo in una Juventus coraggiosa: dopo un primo tempo brutto si è messa a posto e ho visto la squadra che piace a me, intensa, determinata, cattiva. Sul gol si vede la cattiveria. Si vede che questa squadra ha un'anima e con qualche vittoria in più può prendere autostima. Ho visto la fame che serve in una società come questa".

Arturo Di Napoli: "È stata un'Inter che ha sprecato molto nel primo tempo, se fosse passata in vantaggio non ci sarebbe stato nulla da dire. Nel secondo tempo è venuta fuori la Juve in maniera prepotente, è stata molto convincente come squadra. Ha giocato con coraggio e ha meritato, ma non è stata la solita Inter. Da un paio di partite sembra non al meglio, ma sono cose che ci stanno dentro una stagione. Sono quelle partite che ti portano a cambiare, ti aumentano l'autostima se le vinci. Ora però la Juve deve dare continuità".

Angiolo Radice: "Ci sono i meriti di Motta ma quanti demeriti dell'Inter? La squadra nerazzurra deve riflettere molto sul primo tempo, perché non è riuscita a concretizzare. Sicuramente i meriti della Juve ci sono stati, ma anche tanti demeriti dell'Inter".

Francesco Repice: "Sono quattro risultati utili di fila per la Juventus, ma ora ci sarà la prova di fuoco in Champions. Nel primo tempo la Juventus l'ha scampata bella, perché l'Inter difficilmente sbaglia certi gol, ma è una squadra che sta facendo risultati importanti e va tenuta in considerazione per il piazzamento Champions. Il lavoro alla fine paga. Io più che parlare di fiducia in Motta dico che grazie a lui i calciatori stanno avendo maggiore autostima".

Alberto Di Chiara: "È ancora presto per dirlo. Serve trovare un po' di equilibrio, ma questa vittoria darà morale alla Juve e potrà portarla a lottare fino alla fine per una qualificazione in Champions League".