Bjelanovic: "Tudor ottimo allenatore, riesce sempre ad avere un suo impatto"

Sasa Bjelanovic ha giocato a lungo in Italia prima di diventare direttore sportivo. Oggi l'ex attaccante è il ds dell'NK Istra in Croazia ed è intervenuto ai microfoni di Sportitalia, parlando così della lotta scudetto: "È bella. Mi dispiace un po’ per l’Atalanta, dove ho giocato. Speravo potesse rimanere in lotta fino alla fine, pensavo fosse l’anno buono. L’Inter ha un organico molto più forte e ampio del Napoli, ma ha ancora le coppe da giocare, mentre gli azzurri hanno il vantaggio di poter essere più freschi e concentrati sull’obiettivo. Per quanto Conte cerchi di evitare di parlare di scudetto penso che oggi siano vicini e che faranno di tutto per provare a vincerlo. L’Inter rimane più completa".
La Juventus ha scelto bene con Tudor?
"Non so quali siano i piani della Juventus con Tudor, se è stato preso come traghettatore o se per un lungo termine. Da parte mia, lo ritengo un ottimo allenatore, che riesce sempre ad avere un suo impatto e a dare una sua forma alle squadre. Il fatto che sia già stato alla Juventus come giocatore e poi come vice-allenatore è una cosa che nella scelta avranno valutato secondo me".
È un duro come sembra?
"Quando deve essere duro è duro, ma è anche una persona onesta, brava e giusta con ottimi valori umani oltre che come dicevo tecnici come allenatore".
L’ha sorpresa l’impatto di Vieira al Genoa?
"Il Genoa è una squadra che mi è rimasta nel cuore. Dopo Gilardino non sembrava tutto così bello e positivo. Devo ammetterlo: non conoscevo tanto Vieira come allenatore, ma sta dimostrando quanto vale. Non so se si possa dire che abbia fatto un mezzo miracolo, ma la squadra sembrava allo sbando e la sta conducendo ad una salvezza tranquilla".
Vanoli è l’uomo giusto per alzare l’asticella al Torino?
"So che sono partiti bene e poi hanno avuto un calo dovuto a diversi motivi. La società ha fatto un ottimo mercato invernale, con innesti che servivano a Vanoli. Lui sta dimostrando di essere un allenatore di grande prospettiva. Che sia giusto o meno per fare il salto di qualità lo dirà il campo. Io penso che abbia grandi potenzialità, ma è anche vero che Torino è una piazza esigente, che non ti dà tanto tempo, ma è giusto che si continui con lui".
