"Il bacio a Bearzot non era da friulani". La Repubblica apre con l'intervista a Zoff

C'è spazio anche per un'intervista a Dino Zoff sull'edizione odierna de La Repubblica, che nel taglio alto della sua prima pagina offre un antipasto della chiacchierata con il portiere che ha fatto la storia della Nazionale italiana e non solo: "Zoff: 'Il bacio a Bearzot non era da friulani'", si legge in un box proposto dal quotidiano generalista.
Incalzato dalle domande, Zoff ricorda il leggendario Italia-Brasile 3-2 a la parata su Oscar all'89', con la palla bloccata sulla linea: "Non potevo respingerla, li davanti c'erano i brasiliani e non potevo tirarla via se non volevo dare l'idea che fosse entrata. Potevo solo tenerla lì. Per trenta secondi non ho saputo dove fosse l'arbitro, ho avuto una paura terribile".
Subito dopo, appunto, arrivò quel bacio a Bearzot rientrando negli spogliatoi: "Non era da friulani, questa manifestazione pubblica di sentimenti - racconta ancora -. L'abbiamo accettata, perché ormai l'avevo fatta, anche se non era nei nostri canoni. Ero suo fratello, un fratello minore di chi ha i grandi meriti di quel mondiale. Col suo comportamento, le idee: ero reduce dal fallimento del '74, con lui abbiamo trovato una guida forte, che ci aiutava a tirar fuori il meglio mentre si prendeva le pallottole".
