Pierre Kalulu, da top a una stagione da flop. Chissà se rimarrà al Milan
Quattro anni fa, quando il Milan annunciò l'acquisto di Pierre Kalulu dall'Olympique Lione, in molti si chiesero chi fosse. E se potesse essere un altro Carneade, come tanti finiti in maglia rossonera, annunciati e poi scomparsi come Didac Vila o Jherson Vergara. Non sarà così, sebbene Kalulu, giovane di belle speranze, non avesse mai esordito con la prima squadra del Lione soprattutto per la sua età, pur essendo stato convocato per la panchina. Non aveva nemmeno un contratto da professionista, quando Paolo Maldini, da dirigente, decise di pagare l'indennità ai francesi.
Aveva però già ricevuto attestati da grandi personalità del mondo dello sport. Kalulu ha poi spiegato come Maldini e Massara lo avessero videochiamato, spiegando alcune situazioni del proprio modo di giocare, che solamente chi lo aveva già osservato a lungo poteva capire. Ma anche che il Milan lo avrebbe aspettato per un paio di anni, qualora fosse stato necessario. Di più: Tony Parker, stella della NBA, gli aveva consigliato di non partire e di rimanere a Lione. Niente da fare, ci sono delle priorità nella vita e quando ti chiama una leggenda come Maldini è anche difficile dire di no a un possibile trasferimento in Italia.
Kalulu, capace di destreggiarsi da difensore centrale nonostante sia, di partenza, un terzino destro, ha fatto balzi da gigante. Però nell'ultima stagione è passato da top a flop, anche per i tantissimi infortuni subiti che lo hanno tolto dai titolari per praticamente tutto l'anno. Chissà se rimarrà, insomma. Oggi Pierre Kalulu compie 24 anni.