Carlo Nervo, il "sindaco" di Bologna. Che ora è ritornato in politica per la Regione
Carlo Nervo, per un decennio, avrebbe potuto candidarsi a sindaco di Bologna. Probabilmente in molti lo avrebbero votato, perché era passato dalla Serie C con Edy Reja a sognare la finale di Coppa UEFA, persa contro l'Olympique Marsiglia dopo avere vinto l'Intertoto nella stagione precedente. 417 presenze totali (dietro solo a Roversi e Bulgarelli) e 36 gol in campionato, è stato davvero un'istituzione. Ala con un discreto senso del gol, alla fine della sua carriera calcistica ha deciso di entrare in politica, diventando sindaco di Solagna, il suo paese d'origine.
Anche perché il calcio, a detta sua, non poteva più tanto affascinarlo. "Quando arrivi a fine carriera hai due opzioni: provare a restare nel calcio oppure non sapere cosa fare della tua vita. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia e ottimi collaboratori che mi hanno permesso di iniziare un percorso di inserimento nell’ambiente già sei mesi prima del ritiro. In questo modo ho iniziato subito a lavorare ed è stato perfetto, altrimenti a fine carriera si va in depressione. È a numero chiuso. Vedo tanti che ci provano e si danno da fare, ma tra i miei ex compagni italiani mi sembra che gli unici che stanno raggiungendo un buon livello da allenatori siano Lamberto Zauli e Fabio Pecchia. In passato avevo anche fatto una proposta a Damiano Tommasi quando era presidente dell’Associazione italiana calciatori".
Ora Carlo Nervo ha deciso di ributtarsi in politica, sostenendo la candidatura di Elena Ugolini alla Regione Emilia Romagna. Le elezioni saranno a metà novembre. Oggi Carlo Nervo compie 53 anni.