"Poteva giocare per la Spagna, ha scelto il Marocco": il ct Regragui e la scelta di Brahim Diaz

Walid Regragui ha riportato il Marocco alla ribalta internazionale. Il commissario tecnico dei Leoni dell'Atlante è stato in grado di portarli al quarto posto nell’ultimo Mondiale in Qatar, eliminando anche la Spagna. Furie Rosse con cui c'è un fil rouge particolare, per via della preferenza di Brahim Diaz, trequartista del Real Madrid ed ex Milan, di giocare per la Nazionale africana e ora la missione è di vincere la Coppa d’Africa.

Ma quanti viaggi e quanto lavoro per il ct Regragui per convincere Brahim: "Tantissimi, tantissimi… La prima volta sono andato a vederlo a Milano. È stato un buon primo incontro - racconta ai microfoni di AS -, non si è chiusa nessuna porta e ho capito che era una decisione molto difficile. Gli è piaciuto che avessimo compreso il suo bisogno di tempo per riflettere sul progetto. Ha anche apprezzato l’affetto che gli abbiamo dimostrato. Non si trattava solo di garantirgli un ruolo importante, ma anche di dargli il tempo per adattarsi a una nuova squadra, a una nuova cultura, per un giocatore nato in Spagna che non era stato spesso in Marocco".

E ha aggiunto al racconto: "È venuto a visitare le nostre strutture per qualche giorno. Ha visto Rabat, Marrakech, Tangeri... Per sentire il Paese, per poter scegliere ciò che fosse meglio per la sua carriera, ma anche per il suo cuore. Sono andato due volte a Madrid, una di queste con il presidente della Federazione. La seconda volta, ancora con lui, e una terza, da solo".

Tuttavia Regragui ha voluto chiarire il momento e il motivo in cui Brahim Diaz ha scelto di rappresentare la sua Nazionale: "La cosa bella è che ha scelto il Marocco nel momento in cui poteva ancora giocare per la Spagna. La gente ha detto che ha scelto il Marocco perché non poteva andare con la Spagna, ma la verità è che lo ha fatto in un momento in cui al Real Madrid stava bene, faceva la differenza, ed era tra i pre-convocati di De la Fuente. Lo ammetto, ho avuto paura. È la decisione più difficile per un giocatore. Il popolo marocchino gli sarà sempre grato".