Guardiola "alla Mourinho": mano all'orecchio in Man City-Palace, ma provoca i suoi tifosi

Quanto può sentire il peso della qualificazione in Champions League del suo Manchester City? Basta semplicemente una diapositiva, che si ricollega al momento in cui Marmoush trova il 2-2 momentaneo sul Crystal Palace, solo in seguito allo 0-2 siglato dai Glaziers nell'arco dei primi ventuno minuti.
Rimediato lo svantaggio e riportato il match in equilibrio grazie anche alla rete favolosa di De Bruyne su punizione magistrale, prima del 4-2 generato nella ripresa, Guardiola si è lasciato andare. Quando l'egiziano Marmoush ha scagliato in porta la rete del sollievo, la guida spagnola ha rivolto un'esultanza sfrenata verso ai propri tifosi. Sì, perché nel momento più difficile del City, sotto di due gol, molti sostenitori dei citizens hanno fischiato contro la loro squadra. Un gesto non particolarmente gradito da Pep, che ha richiesto ironicamente di alzare il volume dell'insoddisfazione generale, portandosi la mano all'orecchio destro.
E in mente non può che balenare il ricordo di José Mourinho. L'esempio più celebre dello Special One è quel Juventus-Manchester United, quando a Torino il 7 novembre del 2018 i Red Devils espugnarono lo Stadium e a fine partita il tecnico portoghese provocò i tifosi bianconeri al termine del match. "Sono stato bersaglio di insulti per 94', con quel gesto volevo dire 'un po' di più, ne voglio un po' di più...", ha spiegato Mou solamente in seguito.
