Ceferin: "Stanco del politicamente corretto, non c'è libertà". Poi attacca i politici di sinistra
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Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sloveno Delo. Tra i tanti temi affrontati anche quello relativo al nuovo format della Champions League che rimarrà in vigore fino al 2027: "Ho sentito solo risposte positive. Inizialmente, l'attenzione era su chi critica, queste persone appaiono ogni volta che c'è un cambiamento. Circa il 99 per cento delle persone sia ora soddisfatto della rinnovata Champions League", ha voluto ribadire Ceferin, che poi ha attaccato i politici europei, andando ben oltre il calcio. "Siamo tutti stanchi del politicamente corretto. Qui nel mondo occidentale la libertà di parola non esiste più. Non possiamo più dire quello che pensiamo ", ha affermato il leader sloveno.
Ceferin ha anche criticato "i politici tradizionali, soprattutto quelli di sinistra" , che due anni fa avevano spinto la UEFA ad abbandonare il progetto di reintrodurre le squadre russe nelle competizioni giovanili europee. "I media hanno iniziato ad attaccare la UEFA e tutti hanno fatto marcia indietro dicendo: 'Noi sosterremmo l'idea, ma i governi non ce lo permetteranno'. In realtà non hanno permesso che i bambini si reintegrassero nella società.
La politica genera odio e intolleranza per interesse personale, mentre a parole è il contrario". Sul fronte sportivo, il presidente della UEFA ha affermato che le trattative per ospitare la finale di Champions League negli Stati Uniti sono solo voci e che non sono state avviate discussioni in tal senso.
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