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Canizares dopo il lancio di oggetti a Courtois: "A me hanno cercato di uccidere"

Canizares dopo il lancio di oggetti a Courtois: "A me hanno cercato di uccidere"TUTTO mercato WEB
ieri alle 21:42Calcio estero
di Alessio Del Lungo

Santiago Canizares, ex portiere di Celta Vigo, Real Madrid e Valencia, nel consueto appuntamento con Despierta San Francisco, è tornato sugli episodi del Wanda Metropolitano: "Ai miei tempi noi portieri eravamo trattati molto male, io ero un portiere che veniva trattato molto peggio di qualsiasi portiere di oggi. Un giorno mi hanno tirato addosso una sedia, che hanno fatto a pezzi con le macerie di cemento. Credo che se mi avesse colpito mi avrebbe ucciso. Questo è un attentato alla mia vita. Il portiere non era protetto".

Come giudica l'atteggiamento di Courtois?
"Non ha fatto bene l'altro giorno, ma questa è una situazione etica e morale molto diversa dal fare di Courtois una vittima del lancio di oggetti. Non prendiamo il colpo, chi non si comporta bene deve andare in strada. In passato la partita sarebbe stata interrotta. Il Cholo è il primo a gesticolare e quello che fa arricchisce il calcio perché il calcio ha una componente di passione e la passione dell'Atlético e dei tifosi, dei giocatori è fondamentale".

Ha mai avuto problemi con i tifosi?
"Dietro questi gruppi c'è sempre un'ideologia molto estrema. Ricordo gli Yomus in un periodo in cui stavamo andando male con Koeman e un paio di volte sono venuti all'aeroporto per spremerci, ma bisogna parlare con loro e dire 'cosa volete?'. Non mi hanno chiesto soldi, ma so che ci sono state persone che hanno dato loro dei soldi. Non ho mai parlato con i tifosi avversari, è solo che mi dava fastidio il fatto di protestare con l'arbitro, di discutere con gli avversari, di arrabbiarmi se segnavano un gol... E sono contento che finalmente stiano affrontando la questione perché i portieri sono stati dimenticati".

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