Gubbio, Degli Esposti: "Entusiasmo e spensieratezza per centrare i playoff"

La salvezza è ormai centrata, e quella che si prospetterà nell'imminente futuro sarà la ventisettesima tra i professionisti: in quale categoria è difficile ora dirlo, perché nelle ultime tre gare del campionato di Serie C in corso, il Gubbio farà di tutto per centrare i playoff per il quarto anno consecutivo, con l'obiettivo poi di fare meglio possibile. Situazione non facilissima, ma i sogni possono divenire realtà, soprattutto quando c'è la tranquillità del primo obiettivo raggiunto, quello della salvezza senza tanti affanni e la valorizzazione dei giovani.
Di tutto questo, in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com ha parlato il Direttore Sportivo della formazione eugubina Alessandro Degli Esposti.
"Quando sono arrivato a Gubbio la società veniva da due buone annate dal punto di vista dei risultati - racconta il Ds rossoblù -, poi con i cambi tra panchina e direzione sportiva si è sovvertito un po' il tutto. Io ho ereditato 10 giocatori di cui 5 in uscita, e abbiamo dovuto quindi ricostruire tutto, ma quello che volevamo è di fatto arrivato, anche al netto di un contesto di difficoltà altissime, segnato da tanti infortuni e anche da un periodo di nervosismo in cui ci siamo trovati spesso a giocare in inferiorità numerica. Siamo però stati bravi a rimanere sempre ai limiti della zona playoff, ora ci troviamo con 15/16 giocatori sotto contratto, uno staff tecnico molto stimato e una precisa identità di gioco: credo che i presupposti per un futuro ancora roseo ci siamo. Abbiamo accorciato il tempo di raccolto dalla semina fatta".
Accennava al mister: cosa ha portato Gaetano Fontana dal momento del suo arrivo?
"Abbiamo un'idea precisa anche nel quotidiano, siamo una squadra propositiva e sempre protagonista all'interno della gara, forse a tratti molto spregiudicata ma abbiamo sposato in tutto e per tutto la filosofia di mister Fontana per poter centrare quanti più risultati possibili. E lo dimostra anche la gara spartiacque contro il Perugia, il derby vinto, che è un risultato storico: è stata una grande spinta sia a livello di classifica che di morale. Certi risultati, soprattutto a una squadra giovane come la nostra, danno tanta autostima e maggiore serenità nel lavoro settimanale".
A proposito di giovani, non è passato inosservato l'esordio di due baby del settore giovanile, Conti e Mancini.
"Sono molto soddisfatto di questo, anche nel nostro vivaio ci sono profili interessanti e si potranno creare plusvalenze molto buone, senza dimenticare poi che abbiamo valorizzato anche giovani di club di Serie A che a breve vedremo sicuramente in categoria superiore. La nostra volontà era precisa, ma tutto questo stato reso possibile grazie alla passione del presidente Sauro Notari".
Gubbio rappresenta un'isola felice da questo punto di vista: un proprietario e dei collaboratori della città, possono fare la differenza?
"Il presidente non è solo una persona che investe tanto, ma è anche il primo tifoso della società: ha grande senso di appartenenza, e questo sì, è valore aggiunto per il lavoro del club, così come lo è il suo grande temperamento. Speriamo di regalargli delle soddisfazioni".
Il raggiungimento dei playoff diventa quindi l'obiettivo in corsa?
"Vogliamo affrontare queste ultime gare della regular season con entusiasmo e spensieratezza, giocare con motivazioni e spirito, poi vedremo quel che succederà: affronteremo tre ostici avversari come Pescara, Milan Futuro e SPAL, che non solo sono squadre blasonate, ma anche di grandi valori tecnici. Chiaramente noi faremo il massimo".
Prima accennava ai tanti infortuni: quelli di Di Massimo e Giovannini hanno probabilmente pesato maggiormente?
"Come ho detto, abbiamo ottenuto l'obiettivo prefissato, ma chiaramente con la rosa al completo avremmo visto davvero il potenziale della squadra, giocare con tutti gli effettivi sarebbe stato diverso. Oltre ai due citati penso magari alle recidive di Tommasini, agli infortuni di Franchini e Proietti che erano certezze, ma siamo comunque stati bravi a trovare dentro delle risorse e valorizzazione la stagione con dei ragazzi che ci hanno permesso di sopperire a queste mancanze, pesanti dal punto di vista tecnico".
Circa la tecnica, il Girone B si può dire come il più complicato? La classifica, a 270' dal termine, è cortissima...
"Mai come questo anno il Girone B è di un tasso tecnico davvero eccellente, è livellato verso l'alto e ingloba piazze blasonate e con grandissima qualità. Le ultime tre sfide saranno difficili sì, ma come lo sono state tutte quelle della stagione, ogni gara va fuori da ogni pronostico. E il grande equilibrio si sta vedendo anche ora, dove i verdetti sono sempre da scrivere".
