Torregrossa: "L'addio col Pisa un dispiacere. Ma alla Carrarese mi sento in ripresa"

Come si legge su pianetaserieb.it, nel corso della diretta Instagram del sito, è intervenuto l'attaccante della Carrarese Ernesto Torregrossa, che dopo stagioni tormentate tra infortuni e poco minutaggio, pare riaver trovato la sua dimensione. Sotto la guida di mister Antonio Calabro: "Il mister ha fatto un’impressione buonissima, non mi aspettavo fosse così preparato tatticamente e fisicamente, perché lavora con il prof. che è molto bravo. Ne sa, si vede che si interessa molto ai dati fisici. Mi piace molto che lavoriamo tanto su grossi volumi ma quasi sempre sulla palla. In questo modo si fa fatica però ci si diverte".
E sul suo personale: "Mi sento in forte ripresa, perché ho attraversato un periodo in cui non mi sentivo più forte, più sicuro del mio corpo e delle mie potenzialità fisiche. Da quando sono arrivato qua sto trovando con i lavori giusti quanto mi mancava. Non mi pongo limiti su quello che posso fare e che posso dare alla squadra. Sono sicuramente diverso da quello che ero a vent’anni nel bene e nel male. Punti di svolta positivi ne ho avuti, penso ai 15 gol in C a Lumezzane, quando sono andato a Brescia dal Verona a gennaio invece che a fine anno, il salto in Serie A, perché ti cambia la vita. Di negativo la scelta alla Sampdoria di accelerare i tempi quando non stavo bene per essere a disposizioni anche con problemi che ne hanno creati altri. Mi assumo io le responsabilità, forse per troppa generosità o perché mi sentivo in debito con la società. Non si devono accelerare mai i tempi, per non creare problemi più grandi“.
Una nota poi al Pisa, dove ha giocato fino alla scorsa stagione: "Sono andato via con un pezzettino di quello che mi mancava. Quando hanno preso Inzaghi ho capito che poteva essere l’allenatore giusto per quella piazza. Mi è dispiaciuto essermene andato, ma nel calcio, come la vita, va così, non ce l’ho con nessuno, sono scelte che rispetto, anche se il modo non mi è piaciuto molto. Purtroppo è andata in questo modo, ma pazienza. Rimango sempre legato alla piazza e alla tifoseria. Non lo dico, ma meritano tanto".
