Motta, messaggio a Vlahovic: "Non è importante la quantità di minuti, ma la qualità"

Intervista a DAZN per il tecnico della Juventus, Thiago Motta, nella quale ha parlato dei temi caldi di casa bianconera in vista della sfida dell'Allianz Stadium, contro l'Inter (calcio d'inizio alle 20.45).

Ha portato a cena la squadra, come è nata questa esigenza?
"Vi posso consigliare il ristorante, abbiamo mangiato molto bene (ride, n.d.r.). Siamo sempre insieme, ma lo siamo nel lavoro, anche il sabato e la domenica. Stare insieme in un ristorante è diverso, continui a stare insieme, ma parlando di altre cose, in un contesto differente, è quello l'obiettivo".

Champions, Inter, poi di nuovo Champions. Com'erano gli occhi dei suoi giocatori?
"I ragazzi li vedo molto bene, non può essere diversamente. Affrontiamo una grande partita del nostro campionato, nella quale ci saranno una di fronte all'altra due grandi squadre, siamo pronti a mettere in pratica le nostre forze, per competere contro una grande squadra e per fare il nostro meglio per vincere".

Cambiaso quanti minuti ha nelle gambe?
"Se dovesse iniziare la partita lo vedremo a partita in corso quanto tempo possa giocare. Ma anche se è rimasto un periodo senza giocare ha perso pochissima forma fisica. E' giovane, sta sempre molto bene, cura sempre i dettagli. Tecnicamente non lo scopro io, è un ragazzo che ci può dare tanto, vediamo se giocherà dall'inizio o a partita in corso".

Si aspetta una partita meno divertente dell'andata?
"Divertenti per gli allenatori sono le partite che portano ad una vittoria, il risultato finale è sempre la cosa più importante. Siamo due squadre che vogliono vincere, per farlo dobbiamo meritare la vittoria. Per meritarcela dobbiamo fare bene tantissime cose, che sappiamo di dover fare in campo, facendo attenzione a tutto, alla fase difensiva, a quella offensiva ed alle transizioni dato che contro una squadra come l'Inter bisogna fare molta attenzione".

Yildiz è stata una risorsa nel secondo tempo nel match d'andata, sarà così di nuovo?
"E' una cosa basica nel calcio, giochiamo con il cuore, ma anche con la testa. Dobbiamo ragionare con la testa per prendere le migliori decisioni in campo, poi l'atteggiamento è fondamentale sempre per competere con l'avversario".

Si parla troppo di Vlahovic?
"Si parla di Dusan, ma si parla oggi anche di Kolo Muani, poi di Cambiaso. Si parla di tutti i giocatori, abbiamo una rosa di giocatori forti. Tutto vogliono giocare, ma non possono iniziare tutti la partita, a meno che non cambino le regole. Ma non penso sia possibile, dato che non è successo in più di 100 anni di calcio. Dunque 11 iniziano e gli altri devono essere pronti a giocare a partita in corso, cercando di alzare il livello dato che dobbiamo giocare 95 minuti, non è importante la quantità dei minuti, ma la qualità con la quale vengono giocati".