Juve-Inter, Motta vs Inzaghi alla volemose bene. Anche perché non vale lo scudetto

I precedenti non vanno in campo. Simone Inzaghi lo ha ricordato più volte in passato, Thiago Motta lo ha ribadito anche ieri. Juventus-Inter di questa sera, derby d’Italia numero 253 in partite ufficiali, sarà il nono confronto tra i due allenatori. Solo il secondo, dopo il 4-4 dell’andata che ha divertito tutti tranne loro due, da quando entrambi allenano una big.
Bilancio pro Inzaghi, ma… I precedenti vanno depurati da questo aspetto: risultati alla mano, Inzaghi ha battuto Motta in quattro occasioni, che invece questo sfizio se l’è tolto due volte sole. I primi tre confronti, però, erano Inter con Spezia: difficile darvi peso. Escludendoli, il mondo si capovolge ed è Thiago ad aver costantemente messo in difficoltà, se non battuto, Simone, eliminandolo anche dall’ultima edizione della Coppa Italia.
Un duello diverso. Nella conferenza stampa della vigilia, l’allenatore della Juventus ha detto però di non considerare centrale il confronto tra i due allenatori: “In campo non andiamo noi, ma i giocatori. Inzaghi non lo conosco benissimo, ma mi piace come persona e lo stimo come tecnico”. Complimenti anticipati da quelli del collega nerazzurro: “È un ottimo allenatore, che fa giocare benissimo le sue squadre”. Un clima da volemose bene - probabilmente di sincera stima reciproca - non sempre respirato nell’ambito della rivalità più accesa nella storia del calcio italiano. Specie considerando che entrambi, pur estremamente diplomatici nelle proprie uscite pubbliche, vengono da scuole lontane: per dire, Gasperini sta molto simpatico a uno e molto meno all’altro.
È perché non vale lo scudetto? Il tricolore, delle due, se lo gioca solo l’Inter. E questo può essere un fattore: non che la partita, anche per tutto quello che si porta dietro, non abbia un peso. Ma bianconeri e nerazzurri corrono a tutti gli effetti per obiettivi diversi e con avversari diversi. Non è un aspetto secondario.
