Fiore: "Troppo comodo aggrapparsi a Thauvin, l'Udinese deve mettere la tuta da operaio"

L'ex centrocampista Stefano Fiore è stato intervistato dal Gazzettino del Friuli e ha parlato di vari aspetti riguardanti perlopiù l'Udinese, in vista del match di lunedì prossimo contro un'altra sua ex squadra quale il Torino.

Ha detto Fiore: "Nei due anni a Udine ho vissuto esperienze splendide ma anche momenti di difficoltà, anche più delicati di quello attuale. Teniamo di conto che questa Udinese si è salvata con tre mesi d'anticipo e non è poco, per questo il percorso va considerato come positivo. Contro il Milan però ho visto un'Udinese spenta mentalmente".

Prosegue quindi Fiore nella sua disamina: "Sarebbe troppo comodo aggrapparsi all'assenza di Thauvin per spiegare quanto successo nelle ultime partite. Certo, è fondamentale per esperienza e personalità oltre che per la tecnica, però a fare la differenza è sempre il collettivo. L'Udinese sta venendo meno come squadra, mi sembra appagata, ma la salvezza è un obiettivo minimo". Si parlava di un possibile ritiro anticipato, idea però che sembra già tramontata: "Pozzo spesso ordinava il ritiro in quei due anni che ho fatto a Udine, ma credo che il Patron debba farsi sentire nello spogliatoio, come ha sempre fatto. Sacome affrontare certe situazioni. E non dovesse farlo lui, potrebbe farne le veci il ds Inler. L'Udinese può rialzarsi ma devono crederci e indossare la tuta dell'operaio".