Subire 7 reti dal PSG ed essere orgogliosi. Lo Stade Briochin saluta la Coupe de France
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La favola si è interrotta bruscamente. Troppo forte il Paris Saint-Germain, che non ha avuto pietà dello Stade Briochin nei quarti di finale della Coppa di Francia: la squadra di quarta serie è stata letteralmente sommersa a Rennes dai ragazzi di Luis Enrique, che hanno rifilato sette reti ai malcapitati avversari.
Una sconfitta che non ha tolto il sorriso a Guillaume Allanou, allenatore e presidente del piccolo club francese, felicissimo per il magnifico percorso della sua squadra e per il gran finale vissuto al Roazhon Park contro il colosso parigino: "Orgoglio, gioia, piacere, condivisione. Sembra paradossale, perché odio la sconfitta e in un contesto normale non parlerei molto. Ma ne abbiamo appena subiti sette contro una delle migliori squadre del mondo. Non abbiamo nulla di cui vergognarci, abbiamo pareggiato il risultato del Brest (battuto 7-0 nel ritorno dei play-off di Champions League dal PSG, ndr).
A parte gli scherzi, non giochiamo lo stesso sport. È soprattutto il percorso, sono molto orgoglioso dei miei giocatori, sono felice di aver festeggiato questa impresa con il pubblico. Abbiamo vissuto un'avventura umana straordinaria che continuerà. Avremo un sacco di bei ricordi da condividere, quindi è fantastico. Posso confermare che il PSG è ingiocabile. Abbiamo cercato di essere un attore per almeno un tempo. Sul 2-0, eravamo ancora in gioco e il primo obiettivo era restarci il più a lungo possibile. Nel calcio è il terzo gol che conta ed è arrivato dopo due minuti nel secondo tempo, tutto è svanito rapidamente. Ho detto ai miei giocatori di crederci e che dovevamo essere noi a segnare il terzo gol, ma non è stato così".
Sul PSG: "È bello da vedere, ci sono giocatori talentuosi, veloci, tecnici, non hanno difetti. Ciò che trovo molto rispettoso - e questo è il tocco di Luis Enrique - è che anche sul 6-0 non ci hanno regalato niente, hanno difeso come cani. Sono in modalità rullo compressore e vogliono mostrare a tutti, in Francia e in Europa, che vogliono dominare chiunque. E questo è stato il miglior segno di rispetto per noi".
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