"M****, avrei dovuto essere agli Europei": Sule, i chili di troppo e l'esclusione dalla Germania

Niklas Süle è stato oggetto di prese in giro, sia all'interno che all'esterno della Germania. Il difensore del Borussia Dortmund è finito nel mirino delle critiche in occasione della finale di Champions League a Wembley la scorsa stagione per una silhouette pronunciata, con un peso di 110 chili che a malapena entrava negli abiti da allenamento. La finale contro il Real Madrid e la possibilità di giocare gli Europei sono sfumate, ma in estate il 29enne si è impegnato e si è presentato nel pre-campionato del BVB sulla bilancia con ben 8 chili in meno.

Questa situazione però l'ha intaccato psicologicamente, come ha raccontato lo stesso Sule in un'intervista a Sport1: "Mentalmente stavo male, non ero in grado di fare le cose giuste. Non riuscivo a motivarmi, ci provavo, ma non ci riuscivo, finché non sono stato aiutato”. Con il lavoro fianco a fianco di un mental coach: "I suoi consigli valevano oro", ha ammesso il difensore del Borussia Dortmund.

Poi è venuto il turno della dieta e dei pesi: “Avevo bisogno di farlo con urgenza perché non posso essere soddisfatto della mia ultima stagione, ho deluso tutte le mie aspettative". E infatti Sule non biasima il ct Nagelsmann per la mancata chiamata agli Europei con la Germania: "È comprensibile, ricordo di averli visti giocare e di essere stato in palestra per perdere peso e di aver pensato: 'Merda, avrei dovuto esserci!'. Sono andato in vacanza con l'intenzione di essere un Niklas Süle 2.0 e credo di esserci riuscito, il calcio è nella testa e sono molto contento della strada che ho intrapreso".