L'Alessandria non si iscrive in D e prova a ricostruirsi. Ma da dove?

La pietra tombale sull'Alessandria è stata messa ormai la scorsa stagione con la gestione partita da Enea Benedetto e terminata poi con Andrea Molinari, ma quello che sembra essere stato il game over definitivo è arrivato il 15 luglio, giorno nel quale - come da nota ufficiale - il Dipartimento Interregionale ha comunicato che, a seguito di un'ulteriore verifica delle domande, il club non ha provveduto a validare e conseguentemente a inoltrare la domanda di iscrizione al campionato di Serie D 2024-2025. Certo, c'è adesso tempo fino alle 14:00 di venerdì 19 luglio per presentare ricorso, sul quale ci sarà il definitivo giudizio in data 25 luglio, ma difficilmente lo stesso verrà presentato.

Che scenari quindi si prospettano per il club grigio? Stando a quanto riporta radiogold.it le soluzioni sembrano essere due. Da un lato il Città di Alessandria, già iscritta al prossimo campionato di Eccellenza, dall'altro l’Asca, storica società alessandrina neo promossa in Promozione: questa seconda, incontra il favore della piazza, a differenza della prima. Non solo, in mezzo anche il Museo Grigio, che si è già dichiarato disponibile alla tutela del marchio, con l’acquisizione in comodato d’uso e il mantenimento dei trofei e dei memorabilia dell’Alessandria Calcio.

E lo stadio? Nota spinosa. Il Comune di Alessandria, ieri, ha diramato il bando circa la manifestazione di interesse per il 'Moccagatta' (QUI il documento completo), che verrà eventualmente concesso con una durata annuale, ovvero fino al 30 giugno 2025. C'è tempo fino alle 12:00 del 31 luglio per avanzare la richiesta.