Cosa vuol fare davvero il Milan con Rafael Leao?
Un caso da risolvere. Al più presto. Perché Paulo Fonseca continua a ripetere la parola 'normale', a spiegare che non c'è 'nessun problema'. Solo che nel calcio, nella vita, è impossibile pensare d'avere lo stesso metro di comportamento con tutti. E quando si è davanti a qualcuno che è, e pensa pure, d'essere straordinario, allora aveva ragione Orwell quando scriveva che alcuni sono più uguali degli altri. Così funzionano da che è calcio gli spogliatoi, prendere o lasciare. E il Milan, e Fonseca, sono pronti a lasciar partire Rafael Leao? O a rilanciarlo? Ne parliamo nel Podcast di Tuttomercatoweb.com di oggi con Marco Conterio.
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Leao e il futuro, parola agli ospiti di TMW Radio: rileggili qui
Rafa Leao ancora flop. In Champions contro il Club Brugge altra prestazione incolore del portoghese, che era chiamato al riscatto dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative. E naturalmente riparte il dibattito sul suo futuro. Cosa dovrebbe fare il Milan? Ecco cosa pensano gli opinionisti di TMW Radio.
Marco Piccari: "Se non ci fosse stato Maignan, non so che partita sarebbe stata. Vinta una gara doverosa da parte del Milan, però ancora ci sono cose che vanno riviste. A me sembra una squadra ancora in confusione, che non ha molta logica. Leao è proprio un capitolo a parte. Ha detto bene Di Canio, non si può dare un sei per qualche scatto. Anche ieri Leao a metà. Questo è Leao, anche ieri sostituito, ha guardato da lontano il tecnico e ha scosso la testa, poi a fine partita è andato via subito. Sono atteggiamenti che hanno stancato, ma questo è Leao. Cosa fare? Lo deciderà il Milan. Per me non diventerà uomo, è così, e il Milan dica se lo vuole tenere così o meno.".
Stefano Impallomeni: "Sta annoiando un po' questa cosa, ieri ha rosicato. Si sente più forte di quello che sta dimostrando. Può diventare fortissimo, forse si sente già così ma il problema è di testa".
Mimmo Cugini: "Al netto dei suoi comportamenti, molto criticabili, penso che il Milan avrebbe dovuto o costruire la squadra su Leao, cosa che non ha fatto, o vendere lui e Theo Hernandez per fare un'operazione per andare a prendere Osimhen".
Fabio Ravezzani: "Io credo che sia un giocatore svogliato. Ieri il Milan ha prenso gol perché Leao era a 40 metri di distanza. E a quel punto l'allenatore lo ha tolto. ma lui è così da tre anni a questa parte, con la tendenza al peggioramento. Bisogna prenderne atto, sopportarlo e magari venderlo il prossimo anno".
Daniele Garbo: "È un mezzo giocatore, non aspettiamoci di più di quello che stiamo vedendo. Adesso venderlo è un problema, perché il valore è sceso e lo stipendio è alto".
Stefano Borghi: "È vero che ormai, anche per colpa sua, si è creato un ambiente che a ogni minima cosa gli punta il dito contro. A volte paga per colpe non sue, ma ieri è uscito al 60' e il Milan è diventato subito più veloce, torna avanti e vince. Anche l'immagine di lui che va subito negli spogliatoi a fine gara non è bella. Leao ha cercato di accendere il Milan anche ieri sera. Se Vinicius o Yamal fanno una partita del genere, parliamo di una serata andata male, ma se Leao la fa così parliamo di una partita da buttare. Come talento potrebbe essere uno come loro ma non lo è, è questa la cosa".