6 settembre 1995, lo scorpione di René Higuita a Wembley. Di fronte a pochi spettatori

Il 6 di settembre del 1995, a Londra, era in programma un'amichevole di lusso, anche se inutile. Di fronte c'erano l'Inghilterra e la Colombia, con i Cafeteros ancora frustrati dall'eliminazione ai mondiali statunitensi - che aveva portato come conseguenza anche l'uccisione di Andres Escobar, ritenuto colpevole con il suo autogol dell'estromissione ai gironi - ma ringalluzziti dal terzo posto dell'ultima Copa América, vinta dall'Uruguay di Francescoli.

La partita scorre placida fino a un traversone di Redknapp, in fuorigioco - che finisce nella zona di Higuita. Il portiere colombiano decide di sfoggiare tutta la sua particolarità, per usare un termine politico, e respinge il pallone con un gesto dello scorpione. Faccia in avanti, tacchetti che rilanciano in una posa decisamente inusuale. "È stata una giocata di lusso. È stata spettacolare. È stata meravigliosa agli occhi del mondo" ha detto Higuita qualche mese fa, che poi si era prodigato a dare consigli sui portieri del futuro. "Qualcuno che gioca come numero 10 con il vantaggio di poter effettuare parate con le mani".

Per Higuita nessun altro proverà di nuovo lo scorpione. "È improbabile nel gioco di oggi", sebbene il suo sia stato fatto praticamente a gioco fermo, visto che l'arbitro aveva fischiato il fuorigioco. Non intacca però la bellezza del gesto.