15 febbraio 2004, ci lasciava Spartaco Ghini. Perugia non lo dimentica
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Era il 15 febbraio 2004 e quel giorno ci lasciò Spartaco Ghini.
Era nato a Perugia il 30 ottobre del 1933. Sono passati 21 anni e la sua impronta nel capoluogo umbro resterà per sempre indelebile. Questa ricorrenza è passata ieri in silenzio e per questo vogliamo oggi ricordarlo con un pensiero di affetto e gratitudine. Già proprietario della Sicel, la grande azienda di carpenteria metallica e prefabbricati edilizi con sede ad Ellera (il cui stabilimento è stato ricostruito da Brunello Cucinelli e verrà inaugurato a breve) e che riuscì ad ottenere nel periodo di maggior splendore tante commesse in Africa e nei Paesi Arabi, nel 1973 diventò amministratore delegato del Perugia Calcio e fu uno degli artefici del miracolo biancorosso, con la promozione in serie A nel 1975.
Con la Sicel realizzò quello che oggi è lo Stadio Renato Curi e più tardi divenne anche il presidente del Perugia, negli anni dal 1983 al 1986, rimediando anche una squalifica per il calcio scommesse.
Per il suo impegno, per la sua passione, per la sua lungimiranza, a lui venne intitolata la Curva Nord dello stesso Stadio Curi, culla del tifo biancorosso. Parlare di Ghini e della sua storia vorrebbe dire intrecciare milioni di parole, ma oggi vogliamo solo ricordarlo con massima stima e simpatia perché ci manca e perché manca alla città.
Si è spenta a 86 anni a Gemonio, in provincia di Varese: fu a lei a convincere il marito, costruttore dello stadio Curi, ad entrare nel club biancorosso
Il 17 luglio 2020 è scomparsa Lia Rosapina, moglie dell'ex imprenditore e storico dirigente calciastico Spartaco Ghini che si è all’età di 86 anni a Gemonio, in provincia di Varese, dove si era trasferita da alcuni anni.
Originaria di una famiglia di imprenditori lombardi, era una grande tifosa del Grifo e fu lei a convincere il marito, noto per aver guidato un'azianda protagonista del boom economico come la Sicel, a entrare nella società biancorssa di cui divenne amministratore delegato nel 1973 fino alla promozione in serie A alla fine del campionato 1974-'75. Sebbene Ghini avesse lasciato la società, la Sicel nell'estate successiva portò poi a termine in tre mesi la costruzione del nuovo stadio a Pian di Massiano, intitolato poi a Renato Curi. Dopo essersi avvicinato al modo della boxe (sua la sponsorizzazione di Gianfranco Rosi) negli anni ottanta Ghini divenne presidente del Perugia, mantenendo l'incarico dal 1983 al 1986.
Ad assisterla fino alla fine nella malattia sono rimasti i figli Francesco e Vittoria, che da anni risiede a Panama, la nuora Victoria, la nipotina Preziosa e il genero Max. I funerali si sono svolti il 18 luglio 2020 a Gemonio nella chiesa carolingia del IX secolo.
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