18 febbraio 1995, Massimo Moratti diventa presidente dell'Inter. Esordirà con vittoria

Il 18 febbraio del 1995, a Milano, c'è aria di derby. Perché cambiano gli orizzonti politici di una città che stava vedendo una sola protagonista: da una parte Silvio Berlusconi con il suo Milan, dall'altra... c'è un cambio previsto. Perché alle 13.30 di quel sabato, presso lo studio del dottor Faraone - a Milano, in zona fiera - viene firmato un accordo per la cessione dell'Inter a Massimo Moratti. Figlio di Angelo, vincitore delle due Champions negli anni sessanta, rileva le quote di Ernesto Pellegrini, 27 anni dopo l'uscita di scena da parte del padre.

Il comunicato arriva qualche ora dopo, appena prima delle sette di sera. "Ernesto Pellegrini e Massimo Moratti comunicano di aver raggiunto un accordo in base al quale il dottor Moratti entra ufficialmente nell’ Inter". Il giorno dopo sarà un gol di Nicola Berti a fissare il risultato sull'uno a zero finale contro il Brescia, per salutare il nuovo presidente insediatosi da 26 ore.

Inizia così una storia travagliata, ma con grandi spunti. Dall'acquisto di Ronaldo, al Barcellona, per 48 miliardi di lire - record storico - alla vittoria della Coppa UEFA al Parco dei Principi. Le dimissioni da presidente, l'arrivo di Vieri, il maxi stipendio di Recoba, Mancini allenatore, i cent'anni di storia con festa, la scelta di Mourinho fino alla notte di Madrid, quella in cui chiude il Triplete, apogeo della sua storia da numero uno nerazzurro.