Trainotti: "Al Trento percorso in crescendo. Juric? Con lui ho toccato l'apice"
“Con Juric ho toccato l’apice della mia carriera. In quegli anni sono stato anche premiato come migliore difensore della Serie C. Quello che fa in Serie A ora faceva già in quegli anni e dunque non mi sorprende che abbia scalato le categorie. In quella squadra c’era anche Gyasi, che all’epoca non era proprio titolare, ma si vedeva che aveva qualità”. Il difensore e capitano del Trento Andrea Trainotti parla così della sua esperienza sotto la guida del tecnico croato ai tempi del Mantova nella stagione 2014/15 nel corso della trasmissione 'A Tutta C', in onda su TMW Radio, parlando poi della sua carriera.
La tua prima grande esperienza è stata alla Virtus Verona, cosa ricordi di quell’avventura?
“È stata un’esperienza bellissima, al mio secondo anno abbiamo vinto i playoff di Serie D e siamo saliti in C. L’anno successivo è stato un po’ sfortunato e siamo retrocessi nonostante i 47 punti. È stata però un’esperienza più che positiva”.
Pur di approdare al Trento invece hai deciso di scendere fino in Eccellenza.
“Quell’estate ero rimasto senza squadra e alcune offerte non mi allettavano anche perché troppo lontane. Col senno di poi è stata una scelta giusta, perché in un anno e mezzo sono tornato in C da capitano”.
Che bilancio fai finora del vostro percorso in Serie C?
“Siamo sempre stati in crescendo. Il primo anno abbiamo vinto il playout contro la Giana Erminio, quello successivo ci siamo salvati e quest’anno siamo arrivati ai playoff. La società è molto ambiziosa e giustamente si punterà a fare qualcosa in più in futuro. Credo che tutti abbiamo meritato il traguardo storico di quest’anno”.
Ai playoff siete usciti contro l’Atalanta U23. Che impressione vi hanno fatto le squadre Under finora?
“A livello di progetto stanno ottenendo tanti risultati, sia Juventus che Atalanta. Vedremo se ci saranno ingressi di altre Under, ma in generale è una cosa positiva. L’approccio con queste squadre è lo stesso che si ha con le altre squadre di Serie C”.
Alla 27ª giornata, la prima con Baldini in panchina, eravate ad un solo punto di vantaggio sulla zona playout. Cosa è cambiato da lì?
“Mister Baldini ci ha portato una mentalità diversa, abbiamo curato di più i dettagli, che in Serie C fanno la differenza. Anche il suo staff è stato molto importante, la società ha fatto bene a scegliere il mister. Speriamo resti con noi anche l’anno prossimo”.
Hai un modulo preferito e una figura di riferimento a cui ti ispiri?
“Io mi trovo bene nella difesa a quattro, per quanto abbia fatto anche il terzo di difesa a destra. Come giocatore già da piccolo mi ispiravo a Zanetti per la personalità che aveva. Come caratteristiche sono però un po’ più di sostanza”.