Abate: "Servono innesti per fatto numerico. Ma voglio chi veda la Ternana come un'opportunità"

Dopo l'amichevole contro il Sangemini (formazione del campionato di Promozione) vinta 7-0, in casa Ternana è mister Ignazio Abate a fare il punto della situazione. Ecco le sue parole, riprese da ternananews.it: "Abbiamo fatto una grandissima settimana per volumi, atteggiamento e voglia: ai ragazzi ho tirato un po' il collo e nessuno ha mai mollato. Oggi (ieri, ndr) hanno provato a mettere in pratica le poche idee provate in settimana. Mi interessava vedere l’ordine che c’era in casa, poi la brillantezza e la pulizia in campo, ma c’è ancora tanto lavorare a testa bassa".

Ecco poi che si entra subito nel tema di mercato: "Dobbiamo mettere dentro gente per una questione numerica. La prima caratteristica è che devono avere la bava alla bocca, non mi piace sopravvivere, si entra in campo per vincere. L’idea è di allestire un gruppo importante. Che siano giovani o più esperti non importa. Voglio gente che veda Terni come un’opportunità importante. Se il rischio è che si arrivi al campionato con una squadra tutta nuova? Sulle robe che non riesco a controllare non incido. Io incido sul campo in quell’ora e mezza non si guarda in faccia a nessuno. Dove non incido non perdo energie inutili".

Sull'esonero dell'ormai ex Ds Stefano Capozucca: "Se ho vacillato dopo la notizia? Assolutamente no perché ho sposato il progetto. E la mia scelta era stata avallata già dal direttore generale. Per me, poi, è una sfida troppo importante e affascinante da non poter vivere. Mi aspetto che venga allestita una squadra all’altezza del nome di questa città e per fare un campionato importante. Indubbiamente non partiamo come ci eravamo prefissati con l’80% della rosa fatta, ma bisogna pensare solo a lavorare. Presidente e direttori lavorano notte e giorno per la Ternana. A ogni modo, sarò sempre riconoscente sempre a Capozucca".

Conclude con una nota ai tifosi: "Quando arrivi da una retrocessione ti porti dietro l’alone di negatività e tristezza. Non sono venuto qui non pensando a questo. Ma Terni è una sfida affascinante e difficile, è una piazza che se riusciamo a prendere nel verso giusto permette di creare qualcosa di bello. Ci sono tante problematiche fuori dal campo in questo momento. Ma abbiamo dirigenti di spessore e un passo alla volta si costruirà la casa".