TMW RADIO - Sonetti sul Brescia: "Quando lavori con Cellino devi farti il segno della croce"
Durante il programma “Piazza Affari”, su TMW Radio, è intervenuto Nedo Sonetti, allenatore ed ex calciatore, per commentare vari temi.
Che idea si è fatto sulla situazione della Reggina? Pesa l’assenza di un centravanti di ruolo?
“La Reggina sembrava che avesse intrapreso una strada sicura e decisa per arrivare in Serie A. Poi è arrivato questo crollo con le sconfitte che stanno dando anche molte insicurezze. È chiaro che la figura di un centravanti è importante. In ogni campionato oltre ad una grande struttura di squadra c’è bisogno di un attaccante che risolve le situazioni”.
Nella zona retrocessione si aspettava il Brescia?
“Mi dispiace per il Brescia visto che io ci ho anche giocato e abbiamo fatto belle cose. Va detto che i biancoblu vivono una situazione davvero particolare. Non si possono cambiare 3-4 allenatori in una stagione. Ora non voglio criticare nessuno, però, così non si dà un minimo di continuità. Non si possono buttare gli allenatori come fosse scope”.
Come ci si approccia da allenatore con un presidente come quello del Brescia?
“Io quando sono andato da Cellino, ti dico una cosa, devi farti il segno della croce. È molto complicato che tu possa restare per tanto tempo con lui. Ha le sue idee magari sono pure giuste però non si può vedere una cosa del genere. Non si può più vedere che si cambiano gli allenatori ogni 2 settimane. Non penso che questo sia un gruppo da retrocessione ma non c’è continuità e questo porta anche insicurezze. Fare l’allenatore, poi, non è semplice. C’è bisogno di personalità e carattere”.