SPAL e la scelta di Rastelli. Per rilanciare la stagione e ovviare ad un disguido tattico

A meno di clamorose novità dell'ultima ora sarà Massimo Rastelli a raccogliere il testimone da Pasquale Marino alla guida della SPAL. Una scelta, quella dell'ex tecnico di Cremonese e Cagliari, votata a dare una scossa ad una squadra che ha vinto solo una delle ultime dieci partite ma che ha probabilmente anche una motivazione prettamente tattica.
La SPAL di oggi, infatti, è costruita, seppur con le debite differenze, sullo scheletro della squadra che si è conquistata il ritorno in Serie A dopo quasi mezzo secolo con Leonardo Semplici in panchina. Dunque con un'anima votata al 3-5-2.
Anima, questa, alimentata anche da Marino durante la sua gestione ma che non è mai stata troppo nelle corde del tecnico siciliano, da sempre fautore del 4-3-3. Ecco, allora, che la scelta di Rastelli assume una spiegazione anche tattica, avendo una maggiore esperienza nell'utilizzo del 3-5-2, sia nella sua prima avventura di spicco ad Avellino che nelle successive esperienze a Cagliari e Cremona dove ha ottenuto ottimi risultati nella sua prima parentesi allo 'Zini'.
Risultati che, adesso, anche la SPAL spera di veder arrivare in questo finale di stagione.
