Sampdoria, Accardi si presenta: "Vogliamo rendere la nostra gente orgogliosa di noi"
Pietro Accardi riabbraccia la Sampdoria. Il nuovo responsabile dell'area tecnica blucerchiata è stato presentato questo pomeriggio nella cornice di Palazzo della Meridiana nel centro storico genovese. Prima una breve introduzione del presidente Matteo Manfredi: "Come occasione direi che è importante, iniziamo un percorso nuovo. Per Pietro è un bentornato in una casa che entrambi abbiamo fortemente voluto. La sua scelta è stata fatta dopo un lungo processo. Siamo convinti che Pietro abbia l'esperienza giusta per fare un percorso importante".
Ha preso poi la parola Accardi: "Ringrazio il presidente per le parole spese e per l'opportunità che mi è stata data. Ringrazio anche l'Empoli, la piazza per il sostegno e il presidente Fabrizio Corsi per la fiducia che ha avuto in me. Sono stati 12 anni splendidi".
Hai lasciato la Serie A per venire in B che sta facendo i conti con una pesante eredità per il passato. Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?
"Da parte mia è stato molto semplice accettare la proposta del presidente, al netto delle difficoltà. Chi come me lo ha fatto sa cosa vuol dire indossare la maglia della Sampdoria. E non ho minimamente pensato alle difficoltà che stiamo attraversando ma perché mi ha toccato le corde del cuore. E quando c'è un sentimento come nel mio caso per la Sampdoria, ho accettato non pensando alle difficoltà".
Hai lavorato a Empoli facendo molto bene scoprendo talenti, ora la Samp dovrà fare lo stesso?
"Abbiamo le idee chiare. Sapevamo delle difficoltà e del blocco del mercato. Ora ci stiamo concentrando nel fare delle uscite per poi dare una struttura alla squadra. Oggi probabilmente non avremo la possibilità di investire, almeno nell'immediato. Ora siamo nella prima fase, tutto può accadere. Adesso la priorità è di fare spazio".
Cosa c'è di vero nelle voci di Coda e Romagnoli vicini alla Samp?
"Per quanto riguarda i nomi che stanno uscendo sui giornali, c'è qualcosa di vero. Sono tutti giocatori di cui abbiamo stima. Ma per esperienza finché non c'è nero su bianco non possiamo dirvi che sia concluso l'affare".
Quante speranze ci sono che torni Esposito?
"E' sotto gli occhi di tutti che ha fatto un campionato importante l'anno scorso. E' uno dei beniamini dei tifosi. Ma è di proprietà dell'Inter e credo sia giusto che l'Inter, se ha la massima categoria che lo vuole, stia facendo delle riflessioni in merito perché lo reputa pronto per la categoria".
Si sente di poter dare ai tifosi la sua voglia di riportare la Samp in Serie A e in quali tempi?
"Quando mi sono incontrato la prima volta con il presidente, ho apprezzato la sua sincerità. Mi ha detto che vuole portare la Sampdoria in alto ma che in questo momento dobbiamo armarci di elmetto e battagliare. E noi oggi stiamo battagliando. Ma se ho accettato questa sfida è perché conosco questa gente, so quanta passione hanno per questi colori e da parte mia c'è il massimo impegno per un giorno farli esplodere di gioia. Ma oggi non sono nelle condizioni di potervi dire che a breve saremo dove sognato tutti di essere, ma prometto grande impegno. Sono abituato a vivere nelle difficoltà, di conseguenza è quello che trasmetteremo a tutti, principalmente ai nostri calciatori e a tutto lo staff con cui sono stato stamattina".
C'è l'idea di puntare sui prestiti con obbligo di riscatto?
"Possiamo anche fare prestiti con obbligo, stiamo lavorando. Oggi dico che la priorità è sfoltire la rosa e abbassare il monte ingaggi. Sto lavorando su questo e stiamo cercando di puntellare la rosa per dare al mister la possibilità di avere giocatori nuovi".
Hai già incontrato mister Pirlo?
"Non lo conoscevo prima di quando l'ho visto un mese e mezzo fa. E devo dire che se l'avessi conosciuto prima, probabilmente lo avrei scelto anche io. Ho trovato un allenatore con le idee chiare e ho apprezzato il lavoro dell'anno scorso. La cosa che mi è piaciuta di lui è che quando si è reso conto che il proprio calcio non lo poteva fare, ha cambiato e messo i giocatori in condizione di potersi esprimere. E' una cosa che non tutti gli allenatori hanno. Quando abbiamo parlato di moduli, anche lui ha le idee chiare. I moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori. La prima cosa su cui ci siamo focalizzare. C'è un investimento che è quello di Leoni, dobbiamo proteggerli e metterli nelle migliori condizioni. Io credo che si partirà con una difesa tre, poi se sarà 3-5-2 o 3-4-2-1 poco importa".
Stasera ci saranno i sorteggi dei calendari.
"Quando si inizia non vedi l'ora di vivere quei momenti lì. In Serie B negli ultimi anni si è alzato il livello. Ogni anno diventa sempre più difficile. Da parte nostra ci dovrà essere la volontà di affrontare tutte le squadre col giusto piglio e la giusta mentalità. Non vediamo l'ora di scoprire quale sarà il nostro cammino stasera".
Sta cercando giocatori pronti?
"Io sono un amante dei giovani. Per formazione professionale vengo da un ambiente dove sul settore giovanile è sempre stato un fiore all'occhiello dell'Empoli. So anche che i giovani vanno supportati e il supporto lo diamo con i giocatori esperti. Stiamo cercando di formare questa struttura, poi sicuramente ci saranno tanti giovani, mi auguro, di prospettiva e, quello che cerco di fare, creare un patrimonio della Sampdoria".
Quanto condiziona il mercato della Sampdoria il fatto di riuscire a vendere bene Audero?
"Ci sono state delle squadre che hanno chiesto informazioni. Ad oggi non abbiamo nulla di concreto. Ad oggi lui è il nostro portiere. Se ci sarà poi qualcosa di interessante la valuteremo, ma ad oggi è il nostro portiere".
Confrontandovi con Pirlo ha fatto delle richieste particolare?
"Ci siamo confrontati sulle caratteristiche dei giocatori in base al modulo che vuole attuare. Non ci ha fatto richieste particolare. Siamo vigili perché se riteniamo opportuno vogliamo farci trovare pronti a seconda di quelli che saranno i ruoli".
Leoni può partire?
"C'è tanto interesse nei confronti del ragazzo. Ad oggi non c'è una società in vantaggio rispetto ad un'altra. Per noi ha un valore molto alta, lo cederemo solo nel momento in cui ci sarà un'offerta congrua".
Quanto possono aspettare Coda e Romagnoli?
"L'avete scritto voi che sono bloccati (sorride ndr). Sono giocatori che ci piacciono, come ce ne piacciono altri. Vediamo se riusciamo a sbloccarli nei prossimi giorni".
Vi siete sentiti con Cassano?
"Cassano mi ha mandato un messaggio, era molto contento. Siamo rimasti in contatto come con Flachi, persone che vogliono bene alla Sampdoria e sono felici di questa scelta. So del peso e della responsabilità della cosa ma amo questo e prendere delle decisioni".
L'aver giocato per questi colori può servire per trasmettere alla squadra cosa significa vestire la maglia della Sampdoria?
"Questo è quello che vogliamo trasmettere sin da subito. Ma a tutti. Le partite si possono perdere o vincere. dietro un risultato ci sono tante variabili. La cosa che vorremmo acquisire, e su cui punteremo molto, è realmente dare tutto per questa maglia. Per la nostra gente, per questa società che ha fatto un investimento e crede in noi. Questo senso di responsabilità lo dobbiamo sentire tutti fin dal primo giorno che è oggi. Sinceramente quello che è successo lo scorso anno mi interessa poco, mi interessa quello che costruiremo da qui a oggi".
I colloqui con Mancini?
"Con Mancini ci siamo confrontati più di una volta. Conosco Andrea Mancini, abbiamo lavorato insieme a Empoli quando io ero ds e lui faceva l'osservatore. Col presidente gli abbiamo prospettato che saremo felici se continuasse con noi come mio collaboratore. Ai miei collaboratore do molta responsabilità perché da solo non faccio niente. Aspettiamo una risposta ma mi sento di dire che possa essere positiva".
Sullo staff medico?
"Si ritorna sempre lì. Una cosa che ho chiesto a tutti è non portarci minimamente delle scorie riguardo al vissuto dello scorso campionato. A me non interessa. Quello che abbiamo fatto quest'anno è ricercare professionisti entusiasti. Quando siamo entrati in sede e abbiamo visto i trofei. Alla gente devono brillare gli occhi".
C'è l'ipotesi di Tutino?
Le idee sono chiare. Noi ad oggi, per esigenza, dobbiamo essere vigili sul mercato in uscita e in entrata. Nel momento in cui ci sarà una richiesta o un'offerta per qualsiasi giocatore ad oggi siamo costretti quantomeno ad ascoltarla. Il mercato è ancora lungo, ogni giocatore ha la sua storia. Tutino l'ho portato ad Empoli ma non mi sento di fare promesse a nessuno. L'unica che mi sento di fare, l'ho già detto, è quello che noi vogliamo rendere la nostra gente orgogliosa di noi. Per il resto siamo vigili e continuiamo a lavorare giorno per giorno per costruire una squadra all'altezza della Sampdoria e di questa categoria".
Pirlo ti ha fatto qualche richiesta?
"Devo dire che Pirlo in questa prima fase si sta dimostrando un uomo e soprattutto un professionista che vuole bene alla Sampdoria e fare bene alla Sampdoria. Di conseguenza non ci sta mettendo pressione ma ha fiducia in primis nel presidente e da oggi anche a me. Nel senso che ci siamo parlati e tecnicamente siamo molto vicini. Vogliamo mettere l'allenatore nelle condizioni di far bene. Per noi e per me l'allenatore è al centro del progetto ed è la persona più importante della società. Per quanto riguarda i giocatori, il mercato è ancora lungo. Non ti posso dire quanti calciatori rimarranno in rosa e quanti ne cambieremo ma stiamo lavorando per cercare di costruire una squadra competitiva e che ci rappresenti".