Catanzaro, Brighenti: "Questa tifoseria è una responsabilità. Obiettivo? È presto"
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A metà della sua terza stagione a Catanzaro, Nicolò Brighenti è chiaro a tutti quanto sia importante per la retroguardia calabrese. Per questo motivo è il classe 1989 a prendere la parola nella settimana che porta alla sfida contro lo Spezia attraverso le colonne della Gazzetta del Sud:
"Ormai mi sento un po’ catanzarese e sono contento della fiducia della società, che ha scelto di rinnovarmi il contratto. Qui stiamo bene, i bambini crescono, sono parte integrante e ogni giorno vedo e provo cose belle nella vita di una famiglia. Quanto ai nostri sostenitori, in ogni trasferta tutti restano a bocca aperta, noi siamo abituati bene perché ci sembra normale, ma non lo è. Questo ci dà anche grandi responsabilità. La sfida contro lo Spezia? L’andata è stata equilibrata, decisa da un episodio e noi siamo stati molto più brillanti di loro nel secondo tempo, però per solidità e forza fisica lo Spezia mi è piaciuto".
Spazio, poi, al tema degli obiettivi stagionali: "L’obiettivo primario era salvarsi, mai scontato in B, e più o meno siamo ben avviati. Poi, come l’anno scorso, è
normale non porsi limiti anche con un pizzico di spensieratezza, a patto di rimanere con i piedi per terra e lavorare. I playoff di B li ho vinti e li ho persi, lì può succedere di tutto perché si azzera tutto. Ancora però è presto".
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