Venezia, la verità inequivocabile del campo: salvezza appesa ad un filo

La buona volontà, le idee e la compattezza arrivano fino ad un certo punto, in Serie A. L'impressione che basti una scintilla, che basti poco per cambiare le cose, alla trentunesima giornata, non basta più, perché poi arriva anche la verità del campo. Ed il campo in Lecce-Venezia 1-1 ha detto delle cose abbastanza inequivocabili, anche se non definitive.
Salvezza appesa ad un filo. Ma che occasione persa
La salvezza è appesa davvero ad un filo ora. La prima cosa che il campo ha detto è che ci sono altre squadre, come il Lecce, che hanno più possibilità e chance di salvarsi perché hanno più armi ed esperienza per centrarla. La partita d'andata aveva portato ad una sconfitta ingiusta per il Venezia, nel match di ritorno invece il pareggio sta stretto al Lecce.
Attacco nel mirino
Arriviamo alla seconda cosa che il campo ha detto ed è che l'attacco arancioneroverde non è all'altezza della situazione. L'unico che ha tutte le scusanti del caso è Fila, arrivato da troppo poco per non essere aspettato. Purtroppo nel calderone dell'incertezza in questo periodo ci è finito anche Oristanio, parso in netto calo dopo un periodo da trascinatore nel girone d'andata. In tutto questo, il gol arriva su gentile concessione di Gallo, ma non viene difeso con sufficiente attenzione ed alla fine i giallorossi meritano di sistemare le cose. Se si analizza il punto in sé è anche buono per il Venezia, ma l'impressione è che fosse la grande occasione per rilanciarsi per la salvezza, dato che avrebbe significato un -2 dal quart'ultimo posto. Non è ancora finita, ora altri due scontri diretti contro Monza ed Empoli diranno tutto.
