Venezia, Di Francesco: "Milan? Abbiamo imparato la lezione. Domani out anche Duncan"
Il Venezia si proietta alla sfida contro il Genoa fra le mura amiche: domani alle 15 è previsto il calcio d'inizio della sfida alla squadra di Gilardino, con i neroverdi ancora a caccia della prima vittoria stagionale. Il tecnico arancioneroverde, Eusebio Di Francesco, parlerà in conferenza stampa a partire dalle 14, segui qui su TuttoMercatoWeb la diretta testuale delle sue parole.
Ore 14 inizia la conferenza stampa.
Come avete lavorato in settimana dopo il Milan? Recupera qualcuno?
"Abbiamo lavorato sull'aspetto mentale per alzare il livello e cercare di rimanere in partita. Non parlo mai di episodi, anche se sicuramente ne sono arrivati uno dopo l'altro e non ci ha agevolato a Milano. Ai nostri tifosi dobbiamo garantire di dare tutto ciò che abbiamo. Ma posso garantire che questa squadra darà tutto da qui alla fine. Abbiamo imparato la lezione. Per gli infortunati: sicuramente non ci saranno Altare, Bjarkason, Duncan che ha avuto un problemino muscolare. Poi Sverko lo valuteremo oggi. Yeboah l'ho conosciuto meglio. Siamo un po' in emergenza in alcune zone del campo".
Che ne pensa del Genoa?
"Mi aspetto una squadra combattiva che resta sempre in partita. Hanno una squadra comunque costruita per fare bene, poi gli obiettivi reali li sanno loro. Anche noi abbiamo i nostri, dobbiamo solo entrare meglio nell'ottica di questo campionato. Dentro la partita dobbiamo avere continuità".
Che spiegazione si è dato sul 4-0? Ha sorpreso per come è arrivato rispetto alle partite precedenti.
"Anche per me è stato inaspettato, analizzerei le situazioni che si sono create, la squadra ha anche reagito bene dopo il primo gol. Questo fa capire che la squadra aveva il desiderio e la voglia di fare la partita. Ora la forza sta nel non uscire dalla partita con troppa fragilità.. Ci sta perdere, non in questo modo ovviamente, anche se fa parte del percorso che stiamo facendo e ci deve far alzare il livello dell'attenzione. Credo sia sbagliato continuare a fare paragoni con l'anno precedente. Non si valutano le cose nel modo corretto e non ci fa bene. Ribadisco comunque: il gruppo si allena sempre a grandissimo livello".
La sosta ha influito per questa incapacità di riaccendere la spina?
"Il direttore mi diceva che è successo anche l'anno scorso. Ma le Nazionali esistono e bisogna essere anche orgogliosi di avere giocatori in Nazionale. La squadra ha dimostrato di fare le prestazioni. Ovviamente qualcosa mi tolgono come allenatore di club. Ma esistono nella vita gli up and down, dobbiamo reagire".
Per l'assenza di Nicolussi e Duncan, Busio può giocare in mediana?
"E' una delle opzioni, come Doumbia. Cerchiamo di far crescere i ragazzi come lui. Vorremmo tutto e subito, io sono il primo, ma fare così è fuorviante. Ho diverse opzioni a centrocampo, cerco di mantenere tutti all'erta e pronti. Non è importante non solo chi inizia, ma è fondamentale anche chi subentra".
Yeboah a che punto è? E' migliorata la sua condizione?
"Abbiamo bisogno di creatività e i primi due che mi vengono in mente sono lui ed Oristanio in tal senso. Yeboah si è allenato bene e continuità, si era allenato pochissimo in precedenza e poi è andato in Nazionale quindi è normale un po' di fatica. In Nazionale o giochi o ti alleni poco, ve lo assicuro: non è che i ct abbiano l'interesse a farti entrare in forma nel club. Può giocare anche dall'inizio, come a partita in corso".
E' uno scontro diretto: quanto è importante vincere per questo, alla quinta di campionato?
"Bisogna capire il Genoa che obiettivi ha. Penso che abbiano delle potenzialità un po' superiori alle squadre che possono lottare per non retrocedere. Ha diversi giocatori che si conoscono da tempo. Vediamo sempre il curriculum dei giocatori. A noi non interesserà, servirà equilibrio per giocare nel migliore dei modi. Le partite si possono vincere fino al novantesimo, così come perdere".
La fase realizzativa del Venezia è ancora ferma al gol segnato contro la Lazio dopo 3 minuti. Cercate contromisure? Quanto è importante la condizione fisica di Pohjanpalo in tal senso?
"Credo che le opportunità per fare gol noi le abbiamo create. Poi è chiaro che subire quattro gol a Milano rende tutto difficile e permette agli altri di gestire più agevolmente il tutto. Noi ovviamente cerchiamo di lavorare sempre e non pensiamo solo ad una fase. Capisco comunque questa fretta diciamo, saremmo tutti più contenti se fossero già arrivati altri risultati. Dobbiamo dimostrare, siamo in un percorso e ora dobbiamo far vedere quello che siamo. Sono convinto che non siamo quelli visti nel primo tempo contro il Milan".
Pohjanpalo è sempre stato come un diesel, che parte lento e poi ingrana. come sta ora?
"Ha fatto la stessa cosa con noi (ride, n.d.r.). Ed ha avuto anche un piccolo infortunio, poi è andato in Nazionale. E' il nostro leader e capitano. Dovrà essere bravo anche lui ad essere un trascinatore per tutti. E' uno di quei giocatori d'esperienza di cui parlavo".
L'attenzione e la concentrazione si possono allenare? Visto che il Venezia ha pagato molto gli episodi.
"Ultimamente gli episodi sono stati troppo ricorrenti, non è una questione individuale, ma di squadra. Sicuramente vanno migliorati questi aspetti. E vanno allenati, perché si possono allenare benissimo. E' come se oggi vi dicessi: 'State attenti'. Non servirebbe a nulla. Ci sono delle esercitazioni apposta sia in campo che anche fuori. Per quanto riguarda voi per esempio può riguardare anche a come ci si prepara ad una conferenza stampa. Il problema è che poi noi lo dimostriamo in campo con i fatti".
Sta cercando di proteggere la squadra, soprattutto chi magari può incorrere in errori senza avere grande esperienza?
"Gli errori li hanno fatti anche i più esperti, vedete con l'attaccante che a San Siro può sbagliare il gol. Ci tengo a ribadire è che sto conoscendo bene questo gruppo e cerco di trasmettere una filosofia non solo in campo, ma anche attitudinale, generale, La squadra va alla ricerca di questo. Ma gli obiettivi sono finali, non per ora. Anche le migliori famiglie hanno delle difficoltà, ci stiamo passando e cerchiamo di sistemarle. Ma proteggerò sempre le persone che danno l'anima e mostrano impegno. Indico sempre lo stemma del Venezia: difendiamo questo valore".
Ha sentito De Rossi? Vuole dedicargli un pensiero?
"Lo chiamerò e quello che devo dire lo dirò a lui. Non voglio dire cose di circostanza".
Candela ha detto che la squadra sarà arrembante.
"E' un bel messaggio. C'è voglia di fare. Qualcosina bisogna osare oltre ad avere equilibrio. Il messaggio mi fa piacere, poi dentro questo aggettivo va capito meglio".
La spinta della gente può aiutare?
"I tifosi sono fondamentali come ho sempre detto. Loro devono sostenerci perché i ragazzi ci sentono bene".
Ore 14.35 finisce la conferenza stampa.