La Lazio si sveglia troppo tardi, all'Olimpico risorge la Fiorentina di Palladino. Finisce 1-2
Triplice fischio all'Olimpico, vince 2-1 la Fiorentina sul campo della Lazio.
Fiorentina travolgente, Lazio colpita da Adli e Beltran
Poche sorprese in formazione, Baroni tiene giusto a riposo Rovella in favore di Dele-Bashiru, Palladino fa lo stesso con Comuzzo e dà una chance a Pongracic, in una Fiorentina che nonostante i sospetti, rimane con il vestito tattico del 4-2-3-1 usato ormai da diversi mesi. All’Olimpico si comincia da subito con un buon ritmo e situazioni offensive sia da una parte che dall’altra. La partita si stappa già dopo dieci minuti, ci pensa Adli con una bella volée su assist di Gosens, al termine di un’azione iniziata con l’errore in impostazione di Marusic. Neanche il tempo di assorbire il gol subito, che al 17’ ne arriva un altro: Dodo sfonda a destra e serve un cross al bacio, che Beltran converte nello 0-2. La Lazio prova a reagire ma poco oltre la mezz’ora è di nuovo la Fiorentina ad arrivare nei pressi della rete, con Gudmundsson che però sbatte sul palo in acrobazia. I padroni di casa si affacciano al tiro solo dalla distanza, ai viola va bene così fino all’intervallo si rientra negli spogliatoi sullo 0-2.
Marusic rimedia in parte all'errore, reazione tardiva Lazio
Visto l’andamento dei 45 minuti iniziale, Baroni non perde tempo e inserisce subito Rovella e Pedro al posto di Dele-Bashiru e Isaksen, non modificando l’assetto tattico. Dopo un primo tempo tanto intenso, la Fiorentina cala di dinamismo e di metri come baricentro, lasciando metri di campo a una Lazio maggiormente desiderosa di rimonta nell’atteggiamento una volta uscita dagli spogliatoi. La certificazione della volontà di coprirsi arriva dopo un’ora, con l’uscita di un Adli claudicante da diversi minuti e l’ingresso di Comuzzo, con passaggio al 3-5-2. Adli, peraltro, è autore di una leggerezza, per fortuna della sua squadra quando era già stato sostituito: appena ammonito, si è preso il secondo giallo per discussioni troppo plateali con i tifosi in tribuna. La Lazio spinge a testa bassa ma non è precisa e qualitativa nelle rifiniture, non arrivando di fatto a impegnare davvero De Gea. Almeno fino al 92’, quando Hysaj crede a un cross altissimo di Castellanos e fa sponda per Marusic, che si fa perdonare in parte degli errori e di testa fa 1-2. Nel finale tesissimo viene anche espulso Baroni, per poco al 95' Marusic non sfiora un grande gol dalla distanza ma trova sulla sua strada De Gea. Non è neppure l'ultimo episodio di un finale in cui viene cacciato pure Palladino, che però può festeggiare il ritorno alla vittoria, in un esame europeo difficilissimo, perché Pedro sbatte sul palo al 98'. Con un sacco di brividi, gioisce e risorge la Fiorentina.