Juventus, il gol su azione in casa mancava da 391 minuti. E la difesa ora è un colabrodo
Da bunker a colabrodo: in quattro giorni la Juventus ha cambiato lo status della sua retroguardia. Se nelle prime otto giornate di Serie A Di Gregorio e Perin erano stati trafitti solamente una volta, ovvero dal calcio di rigore di Marin nei minuti finali della gara casalinga col Cagliari (1-1 il risultato finale), negli ultimi due turni i bianconeri hanno subito ben sei reti: quattro contro l'Inter e due contro il Parma. Adesso, complice lo stop per infortunio di Bremer, è dunque il Napoli di Conte ad avere lo scettro della miglior difesa del campionato.
Non è che le cose vadano troppo meglio in attacco, dove l'ultimo a segnare su azione allo Stadium era stato Andrea Cambiaso lo scorso 19 agosto nel match d'esordio contro il Como (3-0). Poi, poche emozioni e soltanto reti su rigore tra le mura amiche, fino alla zuccata di McKennie (e al tap-in sotto porta di Weah Jr) nel 2-2 di ieri col Parma, valido per la decima giornata del massimo campionato italiano.
La statistica sui dati offensivi riportata stamattina dal quotidiano Tuttosport fa riflettere: la Juve di mister Thiago Motta è tornata a segnare su azione in casa dopo ben 391 minuti di gioco. Mica pochi.