Cosa ha fatto l'Udinese a gennaio: rispettata la filosofia, pochi movimenti
L’Udinese come ogni mercato di gennaio non stravolge la squadra a disposizione del tecnico. Poche operazioni in entrata che vanno a rimpiazzare le uscite in un settore come la difesa dove numericamente i bianconeri erano giusti, senza esuberi. Via poi alcuni elementi che non rientravano nei piani e non tutti i giocatori indietro nelle gerarchie hanno trovato squadra in questa sessione, con dunque altri sei mesi per tentare di farsi notare o per convincere le zebrette a cambiare idea o per trovare squadre disposte a puntarci.
In entrata i bianconeri hanno effettuato due colpi in difesa per rimpiazzare le uscite. Benkovic è a caccia di un rilancio dopo aver fallito il salto di qualità al Leicester, che a suo tempo ha effettuato un investimento importante per averlo. Pablo Marì invece proverà a trovare la definitiva consacrazione dopo un lungo girovagare in prestito. Due ragazzi dunque che rispecchiano la filosofia dell’Udinese. Il croato è stato tesserato fino al 2025, mentre lo spagnolo arriva in prestito secco. Si pensava a un innesto anche in mediana, ma nel reparto gli slot sono pieni. Tesserato anche il classe 2004 Abankwah per il futuro. Per Bella Kotchap del Bochum se ne riparlerà in estate.
Per quanto riguarda le uscite l’Udinese ha salutato Teodorczyk, Forestieri, De Maio e Samir. Partendo dall’ultimo, c’è stata la volontà di provare una nuova esperienza ed è passato al Watford. Eccezione un po’ alla regola bianconera che non prevede la cessione di titolari a gennaio. Per gli altri si trattava di giocatori ormai un po’ fuori dai piani e che hanno trovato una soluzione già in questo mercato. Restano nel limbo Jajalo, Nestorovski e Zeegelaar, che sono in scadenza senza attualmente grosse possibilità di un rinnovo di contratto. Il Marsiglia ha cercato Deulofeu, ma a metà stagione le zebrette non si privano di elementi fondamentali, in estate però se ne potrebbe riparlare.