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Il paradosso: è più vicino il Milan al secondo trofeo stagionale che l'Inter al primo

Il paradosso: è più vicino il Milan al secondo trofeo stagionale che l'Inter al primoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:50Serie A
di Ivan Cardia

I trofei si pesano e non si contano. È il presupposto di qualsiasi ragionamento che non finisca per confrontare le mele con le pere, a mettere sullo stesso piano uno scudetto e una - senza nulla togliere - Supercoppa italiana. Però poi, fatta la tara, si contano pure. Altrimenti non avrebbe senso parlare di triplete e nemmeno di zero titoli. Ieri, l’Inter ha visto sfumare il sogno di ripetere l’impresa di Mourinho, mentre il Milan ha conquistato l’accesso alla finale di Coppa Italia, in programma il prossimo 14 maggio allo stadio Olimpico di Roma.

Di conseguenza, freddi dati alla mano, il Milan - già campione di Supercoppa in Arabia battendo proprio i nerazzurri - è più vicino al secondo trofeo stagionale di quanto non lo sia l’Inter al primo. È sempre questione di numeri: a Conceicao mancano 90’ minuti, al massimo 120’ più i supplementari. Poi dovrà vincerlo, ma è in finale. L’Inter, superata la retorica del “sono tutte finali”, deve battere il Barcellona nel doppio confronto di Champions League per arrivare in finale. E in campionato ha cinque partite una dietro l’angolo: per di più, allo stato attuale solo il Torino non ha ambizioni tra gli avversari di Simone Inzaghi.

È un paradosso, e questo dice qualcosa su come si valutano le stagioni. Quella dell’Inter resterà - l’ha detto Marotta pochi giorni fa - positiva a prescindere da come andrà a finire. Quella del Milan rimarrà negativa, al più interlocutoria: a oggi, però, i rossoneri sono noni in classifica, la Coppa Italia li avvicinerebbe alla sufficienza e non di più. Giudizi che si riverberano sui rispettivi allenatori: nessun dubbio sulla conferma di Inzaghi, quasi certezze sull’addio di Conceicao. Eppure il secondo potrebbe tirare fuori quel sigaro che gli è valso tanta ironia social.

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