Lo strano caso di Jovic “speriamo che se ne accorga”: al Milan quando è sfumato… Taremi

A San Siro è la serata di Luka Jovic, mattatore assoluto nel 3-0 del Milan all’Inter in semifinale di Coppa Italia. Uno che il Real Madrid ha pagato 60 milioni di euro, e sporadicamente fa anche capire perché. Il centravanti serbo ha ripagato con gli interessi la fiducia di Sergio Conceição, che nel post partita ha strappato qualche sorriso dicendosi contento anche del suo dimagrimento. Oltre ai due gol c’è di più: appoggi, spallate, aperture per i compagni e dribbling. Una serata da incorniciare, appunto.
”Speriamo che se ne accorga”. Il mondo di Jovic, del resto, si è capovolto nelle ultime settimane. Non è così lontano il 6 aprile, quando proprio il serbo guidava la rimonta del Milan con la Fiorentina. E nel post partita mandava messaggi chiari proprio a Conceição: “Cerco di fare quello che posso nei minuti concessi. Oggi ho segnato. Voglio giocare al meglio tutte le partite, fare quello che posso. Spero che l’allenatore se ne accorga“. A distanza di un paio di settimane, si direbbe che il messaggio è stato recepito.
Al Milan quando non è arrivato… Taremi. A rendere ancora più particolare la serata di Jovic, c’è il fatto che sia arrivato in rossonero non proprio per convinzione. Correva l’estate 2023, e il Milan cercava una prima punta. Il grande obiettivo era Mehdi Taremi, oggi in campo - e decisamente deludente - ma con la maglia dell’Inter: l’arrivo dell’iraniano sembrava praticamente fatto, salvo poi sfumare per il mancato accordo con i suoi agenti dopo aver ottenuto il sì del Porto. Di lì - era la sera del 31 agosto - il frettoloso e sorprendente ripiego su Jovic, all’epoca alla Fiorentina. Non basta una serata giusta a poterlo definire un colpo indovinato, per carità. Ma questo derby può cambiare il suo futuro, pensando anche al contratto in scadenza tra pochi mesi.
