Caso dossieraggio, chiesto il sequestro di 140mila a Gravina: la risposta dei legali
Dopo il no del gip nel giugno scorso alla richiesta di sequestro preventivo di 140mila euro nei confronti di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, il Riesame di Roma si è riservato di decidere in merito all'istanza della Procura Roma. Il numero uno della Federcalcio è indagato per autoriciclaggio, il denaro è legato, per equivalente, all’acquisto di una collezione di libri antichi di Gravina da parte di terzi. La decisione del tribunale della Libertà, come si legge su CalcioeFinanza.it, avverrà nei prossimi giorni dopo l'udienza di oggi, a cui hanno presenziato Fabio Viglione e Leo Mercurio, avvocati di Gravina.
A Piazzale Clodio, nel marzo del 2023, è stato avviato un procedimento dopo un atto di impulso della Procura nazionale Antimafia su presunti illeciti emersi dall'inchiesta di Perugia su attività di dossieraggio, la quale ha coinvolto anche Pasquale Striano. Il procedimento riguarda presunte irregolarità, tra le quali c'è appunto anche la compravendita di una collezione di libri antichi nella disponibilità di Gravina.
I legali di Gabriele Gravina, Leo Mercurio e Fabio Viglione, hanno commentato così con una nota la questione: "Nell’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Roma abbiamo ribadito le condivisibili e puntuali argomentazioni del gip che, nel giugno scorso, aveva rigettato la richiesta di sequestro avanzata dalla Procura per la totale insussistenza dei reati ipotizzati. Il Presidente Gravina può andare a testa alta forte dell’assoluta correttezza delle sue condotte".