Atalanta-Juventus 1-2, le pagelle. Ilicic perde tutti i palloni, Kulusevski il più ispirato
ATALANTA-JUVENTUS 1-2
ATALANTA
Gollini 6,5 - Il primo pallone che prende con le mani deve raccoglierlo dalla porta, visto che Kulusevski gli disegna una parabola imparabile. Gioca con i piedi quando i suoi compagni si appoggiano su di lui, provando anche qualche apertura di fino. Il secondo pallone invece è un grande riflesso che evita di capitolare per la seconda volta.
Toloi 6 - Veleggia come spesso gli accade, ma è chiave in un recupero che gli fa fare un figurone. Quando deve appoggiare l'azione è sempre in avanti, non riesce a stare dietro a Chiesa nell'occasione del 2-1 (dal 77' Djimsiti s,v,).
Romero 6 - Non ha l'avversario forte fisicamente che cerca il contatto, rischia il giallo praticamente subito con un fallo tattico, poi va a arrabbiarsi con Chiesa che cerca il rigore con malizia.
Palomino 6 - Al terzo minuto sfrutta una discesa dello straripante Zapata per farsi trovare al punto giusto e al momento giusto. Fare gol non è il suo mestiere, così colpisce il portiere (e probabilmente avrebbe calciato fuori).
Hateboer 5,5 - Chiesa si accende sì e no, così è lui a provare qualche incursione. In particolare un colpo di testa va a impegnare Buffon per la terza volta nella serata. Sbaglia però a giudicare un cross e Chiesa buca tutti per il 2-1 (dal 77' Ilicic 5 - Non riesce a fare grandi cose, perde un pallone e prende un giallo che assomiglia a un arancione)
De Roon 6,5 - Collante importantissimo, pure quando sbaglia perché sfinito non fa un errore che costa più di un fallo laterale. Ringhia sugli avversari, prende il pallone da playmaker per fare partire l'azione.
Freuler 6 - Dioscuro di De Roon, la corrente non è alternata ma continua. Inesauribile nelle sue corse, ma nel secondo tempo finisce nel vortice degli juventini.
Gosens 6 - Il suo duello con Cuadrado è straordinario e volano botte da orbi. Sul primo gol potrebbe starci anche il fischio perché il colombiano entra ruvido, ma poi gli rende pan per focaccia. Non è decisivo come al solito (dall' 83' Miranchuk s.v.).
Malinovskyi 7 - Continua il suo momento magico con un sinistro al fulmicotone che batte Buffon, facendo partire una sarabanda sugli spalti, con i tifosi che rischiano di fare invasione di campo. Prende un giallo per una trattenuta, evita di concedere il bis perché altriemnti arriverebbe il rosso (dal 68' Muriel 5,5 - Entra e prova la serpentina, chiuso da un colpo di tacco di McKennie, poi ha sul destro l'opportunità per il 2-2 ma spara alto).
Pessina 6 - È l'incursore che però ha un'utilità strategica a centrocampo, chiudendo e ripartendo, cosa che non potrebbe fare Muriel. Perde un po' di brillantezza con il passare dei minuti (dal 68' Pasalic s.v.).
Zapata 6,5 - Una sorta di frigorifero che corre, il duello con De Ligt è straordinario. L'olandese qualche volta ha la meglio, ma non prima di rischiare di capitolare un paio di volte. Incontenibile, Buffon gli dice di no.
Gasperini 5,5 - Alla sua seconda finale, sembra perderla esattamente come la prima. Cambia un po' tardi perché Malinovskyi e Pessina nella seconda frazione non funzionano esattamente come la prima.
JUVENTUS
Buffon 6,5 - Il sinistro di Malinovskyi non deve essere innescato dal limite dell’area, altrimenti è difficile da fermare. Risponde spesso presente, soprattutto nel primo tempo e le sue urla a guidare la difesa si sentono dalla tribuna. Sente il match. E porta a casa l’ultimo trofeo juventino della carriera
Cuadrado 6,5 - Parte faticando, cresce col passare dei minuti. Senza entrare nel merito della pericolosità, è suo l’intervento su Gosens che lancia il contropiede dell’1-0
De Ligt 6,5 - Come Cuadrado, fatica terribilmente contro lo Zapata dei primi minuti. Poi gli prende le misure, lotta e sgomita, si fa sentire. Come sulla chiusura di inizio ripresa su Romero e in diverse altre buone letture
Chiellini 6 - Guida la retroguardia sugli assalti bergamaschi, non sempre con semplicità ma con lucidità. La sua esperienza aiuta a portare a casa il trofeo, chissà che non sia l’ultimo anche per lui
Danilo 5,5 - Dalla sua parte Hateboer spinge come ai tempi migliori ma tutto sommato regge. Il problema si pone sul pareggio della Dea, con quel passaggio per Rabiot che poteva essere evitato…
McKennie 6 - Sbaglia tanto, specialmente nel primo tempo. Come tutta la squadra cresce alla distanza, non sempre con la giusta precisione ma l’intensità che mette nelle giocate è importante
Bentancur 6,5 - Pensa a randellare e schermare, più che a dare qualità alla manovra. Ma contro questa Atalanta serve soprattutto quello e lui lo fa nel modo giusto
Rabiot 5,5 - Rischia il fallo da rigore che massa non concede e perde il pallone (non solo per colpa sua) da cui nasce il gol di Malinovskyi. Qualche buono strappo e pure delle chiusure con tempismo, ma i rischi superano i benefici
Chiesa 7 - Parte con qualche timore reverenziale, ma alla lunga viene fuori. Eccome se viene fuori. A inizio ripresa disegna per Kulusevski e colpisce un palo. Poi quel gol del 2-1 che regala la coppa alla Juventus (dal 74’ Dybala 6 - Non ha tempo per incidere, ma tiene qualche pallone importante)
Kulusevski 7,5 - E’ il più ispirato dei 22 in campo. Non solo per il gol, bellissimo, dell’1-0. Serpentine, slalom, occasioni, per se e per i compagni. Fa capire perché Pirlo lo ha schierato titolare e perché la Juve ha investito tanto sul suo cartellino (dall’83’ Bonucci sv)
Ronaldo 6,5 - Nel primo tempo spara a salve, anche se la rete di Kulusevski nasce da un pallone che proprio il portoghese porta in area. Nella ripresa è più vivo, più pimpante, più pericoloso. E la squadra ne risente positivamente
Andrea Pirlo 6,5 - E’ anche la sua vittoria. Nonché il secondo trofeo stagionale. Soffre nel primo tempo, corregge nella ripresa. E la scelta di puntare su Kulusevski dal 1' lo ripaga