A Genova inaugurata la mostra "Un Uomo, un Campione, Gianluca Vialli": le immagini

Gianluca Vialli e i tifosi della Sampdoria. Un legame indissolubile che nessuno potrà mai cancellare. E nel giorno della sua scomparsa, esattamente due anni fa, il Museo Samp Doria ha deciso di dedicare all'ex attaccante, protagonista con la squadra presieduta da Paolo Mantovani e allenata da Vujadin Boskov della conquista dello scudetto, di tre Coppe Italia, di una Supercoppa Italiana e di una Coppa delle Coppa a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90, una mostra dal titolo "Un Uomo, un Campione, Gianluca Vialli". Questa mattina, nella Sala Archeologica dei Giardini Luzzati nel centro storico della città fra i caratteristici caruggi il taglio del nastro.

Il ricordo degli ex compagni
Tante immagini di quando giocava con la maglia blucerchiata ma anche l'abbraccio diventato un simbolo della vittoria dell'Italia all'Europeo del 2021 in finale contro l'Inghilterra. E le casacce di Cremonese, Samp (naturalmente) e della Juventus con cui nel 1996 a Roma alzò al cielo la Champions League. "Un leader, un amico e un compagno - ha ricordato Marco Lanna -. Personalmente una delle tante guide quando entrai nella Samp da ragazzino. Bastava guardarlo e imparavi qualcosa". "Le foto rispecchiano quello che Luca Vialli è stato per noi sampdoriani - prosegue Attilio Lombardo -. Per noi è stato anche un fratello che ci manca tanto. Luca per tutti noi è stato un riferimento". "E' stata una persona che nel momento della malattia - ha sottolineato Giovanni Invernizzi - ha dato tantissimo agli altri. Non ricordo una volta in cui gli ho scritto un messaggio e non ha risposto nel giro al massimo di mezza giornata".

Le parole di Quagliarella e del nipote Riccardo
"Luca per me, come per tutti - ha raccontato Fabio Quagliarella dal palco - è stato un punto di riferimento e una persona eccezionale. Ho un messaggio che tengo ben custodito sul mio telefono dopo una doppietta che ho fatto alla Fiorentina. Vialli era una persona rispettabili e seria. E a me piacciono persone come lui". "Luca l'ho visto solo in videocassetta - ha ricordato il nipote Riccardo - provavo ad imitare le sue rovesciate quando ero bambino".