Jonathan, il "Divino". Preso per sostituire Maicon, tanto impegno ma poca resa

Sostituire un esterno brasiliano con un altro brasiliano può essere una buona scelta, se sono dello stesso livello. Ma la differenza fra Maicon Douglas Sisenando e Jonathan Cicero Moreira si poteva vedere anche a occhio nudo. Alto, longilineo, falcata elegante il primo. Di media statura, tarchiato e con il baricentro basso il secondo. Ed è lui che oggi compie 37 anni, da ritirato dopo il quadriennio all'Atletico Paranaense. In realtà con i rossoneri è andato anche parecchio bene, visto che ha 135 presenze e 5 gol. Non solo, ha vinto una Copa Sudamericana, non così regolare da quelle parti, dopo la Libertadores vinta con il Santos nel lontano 2011. Probabilmente il Covid ha sparigliato le carte, visto che dopo il 2020 non è riuscito a trovare una sistemazione e ha chiuso la carriera a marzo 2021.

Ed è proprio nel 2011 che l'Inter va a pescarlo a Vila Belmiro, dove crescono giovani attaccanti di talento - leggere alla voce Neymar Jr - ma anche clamorosi flop. Non lo paga una cifra esagerata, perché sono 5 i milioni che vanno nelle casse dei brasiliani, mentre lui firma un quadriennale che non verrà mai rinnovato: 1,2 milioni annui, 4,8 totali. Forse anche troppi per quanto visto in nerazzurro: 66 presenze e 5 gol, divenendo titolare fisso solamente nella stagione 2013-14, con Mazzarri in panchina, che gli confeziona un ruolo praticamente su misura. Già l'anno successivo è gramo a livello di presenze, solamente due.

A questo punto la carriera è più sui social che non sul campo da calcio. Perché spopola un'imitazione di Federico Buffa che parla del "Divino" Jonathan, sicuramente non un grande acquisto ma un onesto pedatore da centro bassa classifica, finito all'Inter dopo una stagione straordinaria e che è stato insignito del ruolo del post Maicon troppo presto. O forse troppo tardi per poi risparmiarsi alcune prese per i fondelli. Tanto impegno ma poca resa, per chi comunque ha avuto una discreta carriera con i due trofei sudamericani più importanti.