Le cose vanno bene? Parla De Laurentiis. Le cose vanno male? Parla ancora De Laurentiis
Le parole di Aurelio De Laurentiis appaiono quasi come un epitaffio. Perché se è vero che Rudi Garcia e il Napoli stanno vivendo un momento di difficoltà, il presidente ha deciso di metterci il carico da 11, per utilizzare un paragone alla briscola. “Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà. Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro”.
Forse è anche questo il problema di De Laurentiis. È la persona più importante del Napoli, nessuno lo discute. Ma vorrebbe esserlo sempre, anche quando non decide la formazione e non va in campo. Basti pensare a quanto successo con Spalletti, a maggio, nel momento in cui annunciare la riconferma. "Questo progetto non si ferma mai. Questo è un punto di partenza. Si riparte con Spalletti? Sì". Una situazione che non era piaciuta per niente a Spalletti, che aveva replicato. "De Laurentiis dice che resto? Al presidente dico che lo deve dire a me, non a voi. Deve parlare a me [...] L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno". Non era però né la prima né l'ultima volta che il presidente voleva attirare su di sé l'attenzione in un momento topico della stagione, che fosse buono oppure cattivo.
Parafulmine o prezzemolo? Perché è evidente che, in un momento del genere, le parole di De Laurentiis possano suonare un po' fuori luogo. Certo, pane per i giornalisti e per chi commenta, meglio delle conferenze stampa raffazzonate e senza mai un titolo. Però sono parole che possono fare bene al momento attuale? Comunque Garcia, come spiegato già ieri, dovrebbe avere una fiducia a tempo: vincere a Verona, vincere con l'Union Berlino, almeno un pari con il Milan. E forse tornerà il sereno. O forse De Laurentiis anticiperà tutto, esonerando subito il tecnico. Non è da escludere.