Sarri: "Sarò sempre riconoscente a ADL. Con Lotito tante discussioni nell'ultimo periodo"
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Nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna del Corriere della Sera, Maurizio Sarri ha parlato di cosa gli manca della panchina: "L’adrenalina. Poi il campo - ha precisato - la preparazione quotidiana della partita, il vissuto del gruppo. Mi piace tutto del calcio, tranne una cosa. Il mercato: sembra la soluzione per risolvere ogni problema. Non si parla mai invece di come sviluppare il talento.
Chi mi sorprende? Il Como di Fabregas mi intriga - ha continuato Sarri -. Mi piacciono il progetto e la connessione che Cesc ha con la società. È stato un mio giocatore al Chelsea, un ragazzo molto intelligente. L’ho incontrato di recente e ci siamo scambiati impressioni sulla tattica, ha preso appunti. È umile".
L'ex allenatore di Lazio e Napoli si è soffermato poi su due presidenti che ha avuto in passato, ovvero Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito: "Aurelio forse è una persona più complessa, ma gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Lotito è diverso da come appare: gli voglio bene ma le discussioni sono state frequenti nell’ultimo periodo. Dopo un secondo posto e la vendita di Milinkovic Savic mi aspettavo rinforzi. Alla fine, avevo attaccato il mio malcontento alla squadra".
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