L'ultimo grande centravanti a decidere un Europeo è stato Fernando Torres (nel 2008)
Non abbiamo centravanti. Il problema dell'Italia sembrerebbe tutto qui. Una foglia di fico per dire che non abbiamo il bomber, quello che segna. Che spacca le difese, che tramuta il cross in gol, che la tiene in alto quando la squadra è in difficoltà. Eppure i grandi centravanti che segnano, di fatto, non vincono quasi mai. Alvaro Morata, capitano della Spagna, è stato più di sacrificio, più di maniera, che di qualità. Un gol in tutto l'Europeo, spesso costretto a lottare perché i gol non li fa lui ma Williams. O Dani Olmo. Insomma, il centravanti non è più lo spazio, ma non è nemmeno più quello che segna sempre e toglie le castagne dal fuoco. Harry Kane, di fatto, è tutto il contrario. Ha segnato 66 gol con la maglia dei Tre Leoni, un'enormità per chi ha ancora 30 anni. Però non determina.
La verità è che la tendenza delle squadre che vincono l'Europeo è non avere il centravanti che decide le partite. Nel 2021 lo abbiamo visto noi con Immobile: due gol nei gironi, ottimi per carità, ma poi Chiesa, Insigne e Bonucci. Nel 2016 il Portogallo non aveva un grande centravanti, perché Cristiano era ancora nel suo momento di gloria e giocava più largo a sinistra. Poi, certo, entra Eder e segna: alzi la mano chi lo ha più sentito da quel momento in poi in una competizione internazionale. Nel 2012 la Spagna giocava senza centravanti: una sinfonia, con Fabregas falso nove, più Silva e Iniesta. L'ultimo grande nove a determinare è stato Fernando Torres, nel 2008.
La verità è che non serve il centravanti. O meglio, non solo. Non ci si può aggrappare come facevamo con i Vieri o con gli Inzaghi perché, di fatto, non li abbiamo più. Il problema è che poi ti mancano i Roberto Baggio, i Del Piero, i Totti. Perché tutti costretti in moduli che bloccano la fantasia e spesso speculano sul risultato. Ci abbiamo vinto quattro Mondiali, così, quindi è sbagliato a non essere calcolatori. Ma dall'altro lato bisognerebbe anche calcolare che qualcosa lo stiamo sbagliando. In primis credere che il problema sia (solo) il centravanti.