Braglia: "Né Giuntoli né Motta: Juve, non salvo nessuno. Cambiando troppo sfiduci i giocatori"
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L'ex portiere Simone Braglia, intervenuto a TMW Radio durante il programma Maracanà, ha parlato così del flop della Juventus in Champions League: "I risultati parlano da soli. Un allenatore deve valorizzare i giocatori che ha, ma se cambi tanto un calciatore poi non sente la fiducia del tecnico", la sua riflessione su mister Thiago Motta e le sue scelte spesso discusse.
Braglia ha parlato anche dei sorteggi europei, che in Champions League hanno per esempio messo sul cammino dell'Inter quello stesso Feyenoord che ha appena eliminato il Milan: "Spero che non incida nell'Inter l'infortunio di Sommer e anche che con Josep Martinez non succeda quanto visto con Radu. Va dato spazio durante la stagione al secondo portiere. L'ex Genoa Martinez è un buon portiere, ha personalità ma poca umiltà".
Infine una battuta sui vari Thiago Motta, Giuntoli, Ibrahimovic e Conceicao, tutti a modo loro incapaci - almeno finora - di mantenere le aspettative: chi butterebbe giù dalla torre? "La Juve come società ha fatto quello che doveva fare, però io butterei giù tutti. Non salvo nessuno, perché chi più chi meno hanno tutti responsabilità. Il discorso del Milan è ancora più grave. Una società che prende Joao Felix e Gimenez a gennaio, giocatori che poteva già prendere in estate, dimostra che non conosce questo gioco. La società Milan ha notevoli responsabilità", la risposta di Braglia.
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