Van Nistelrooy, dopo 56 giorni al Leicester rischia l'esonero: "Penso solo ad uscire dalla crisi"

Tira già una brutta aria per Ruud Van Nistelrooy. Dopo l'esperienza da vice di Erik Ten Hag nella 'sua' Manchester, l'olandese si è rimesso in gioco come primo allenatore al Leicester e dopo 10 partite (e 56 giorni di insediamento) sembra essere sulla graticola. Domani le Foxes fanno visita al Tottenham, ma le 7 sconfitte rimediate fino a qui mettono già l'ex centravanti in una cattiva posizione.

La squadra è attualmente al penultimo posto, a due punti dalla salvezza, dopo la sconfitta per 2-0 subita lo scorso fine settimana contro il Fulham: "Sono concentrato sul far uscire la squadra da questa situazione, questa è la mia unica preoccupazione", ha detto quando gli è stato chiesto se fosse preoccupato per il suo lavoro.

Poi ha aggiunto: "Sono con i giocatori, lavoro con tutti al Leicester per ottenere il meglio da questa squadra, e nei momenti difficili. Nei momenti difficili, devi essere forte, mostrare carattere, lavorare, persistere ed essere impegnato. Siamo uniti e impegnati. Questo è lo spirito e lo si vede in campo. Vedo una squadra con spirito e grinta. Se continuiamo questa corsa finirà".

Sull'infortunio di Ndidi ha detto: "Se può già giocare? No, certo che no. Wilfred è un giocatore e una persona chiave nella squadra e nel club e sono contento che sia quasi pronto ad aiutare di nuovo la squadra. Sappiamo quanto ci è mancato e sappiamo di aver bisogno di lui. Wilf è fondamentale nei prossimi mesi, una parte fondamentale di questa squadra che può tirarci fuori da questa situazione".