Il Coventry è l'ultima chance di Lampard per avere davvero una carriera da manager
Pensando a quella che è stata finora la carriera da manager di Frank Lampard viene facile il paragone con un piccolo fuoco d'artificio. Sale in cielo veloce, esplode e poi scompare nel buio in una pioggia di scintille.
Questo perché la leggenda del Chelsea dopo aver iniziato il suo percorso nell'Academy dei Blues ha affrontato l'esperienza in Championship con il Derby County lanciando due talenti di proprietà dei londinesi come Mason Mount e Fikayo Tomori (oggi al Milan), ma soprattutto facendo rendere i Rams ben al di sopra delle aspettative.
Un percorso durato una sola stagione che però valse a SuperFrank la chiamata proprio del suo Chelsea nell'estate 2019, ovvero quella della ricostruzione dopo gli addii di Hazard, Cahill, David Luiz e Morata. Un'annata, quella in questione, senza successi e con la sola qualificazione alla Champions League come consolazione. Il torneo successivo, 2020/2021, si dimostrò ancor più complesso nonostante acquisti di alto livello coem quelli di Thiago Silva, Havertz, Ziyech e Werner. Tanto che a gennaio arrivò un esonero doloroso ma quanto mai utile per i Blues dato che con Thomas Tuchel in panchina arrivo il secondo trionfo in Champions Leafgue della storia del club.
Un anno di pausa e Lampard torna in panchina, nel gennaio 2022 alla guida dell'Everton, senza però riuscire nei dodici mesi di gestione a risollevare le sorti di un club in difficoltà anche sul piano economico. Le undici gare, fra aprile e giugno 2023, ancora al Chelsea, sono, infine, da etichettare più che altro come un 'favore' al suo club del cuore e ai suoi tifosi in un momento complesso nella prima stagione della proprietà Boehly.
Arrivati ad oggi, il giorno della sua nomina di Lampard a tecnico del Coventry City viene da pensare: Frank è tornato nel campionato che più lustro gli ha dato nella sua breve carriera da allenatore, ma anche altro.
Che sia questa per lui l'ultima chance per avere realmente una carriera da allenatore?