I trofei di Abramovich: in 19 anni il doppio di quelli ottenuti dal Chelsea in 98

La decisione di Roman Abramovich di vendere il Chelsea porrà fine a uno dei cicli più vincenti della storia del calcio moderno. Il magnate russo aveva comprato il club, all'epoca oberato dai debiti. Era il 2003 e il suo impatto fu impressionante. Senza badare a spese sin da subito e sbaragliando la concorrenza con offerte plurimilionaria per acquistare i migliori giocatori ha portato la squadra prima sul tetto d'Inghilterra, poi d'Europa e infine, proprio nell'ultimo periodo della sua era, del mondo.
Per capire l'importanza da lui ricoperta nel club basti mettere a paragone il Chelsea pre-Abramovich e il Chelsea post-Abramovich. Questi i due palmarès:
Dal 1905 al 2003 (11 titoli):
- 1 campionato inglese
- 3 FA Cup
- 2 Coppe di Lega
- 2 Community Shield
- 2 Coppe delle Coppe
- 1 Supercoppa UEFA
Dal 2003 (21 titoli):
- 5 campionati inglesi
- 5 FA Cup
- 3 Coppe di Lega
- 2 Community Shield
- 2 Champions League
- 2 Europa League
- 1 Supercoppa UEFA
- 1 Mondiale per Club
Per la cronaca, quando Abramovich raccolse il testimone da Ken Bates, il Chelsea era 25° nel ranking UEFA, oggi è 4°. In campo internazionale la squadra aveva da qualche anno aggiunto in bacheca una Coppa delle Coppe, nel 1998, la seconda della sua storia, più la Supercoppa europea. Con Abramovich il Chelsea è entrato nella ristretta cerchia dei club che hanno vinto tutti i trofei internazionali disponibili, aggiungendo la più ambita di tutte, la Champions League e quando ha fallito nel massimo torneo europeo ha trionfato, due volte in Europa League. Restava solo il Mondiale per Club: fallito il tentativo nel 2012 col ko contro il Corinthians ecco anche l'ultimo dei trofei mancanti, battendo il Palmeiras. Come i blues solo Juventus, Ajax, Bayern e Manchester United: tutti club di grande tradizione. Abramovich ci ha aggiunto il Chelsea, in 19 anni. Il successo dello scorso 12 febbraio ad Abu Dhabi ha chiuso il cerchio anche se in pochi si sarebbero aspettati che da lì a poco potesse davvero chiudersi un'era. Men che meno a seguito di questioni extrasportive.
