Kvaratskhelia ammette: "Il PSG ti fa sentire un big. Luis Enrique? Colpito dalla sua umanità"

"Il fatto che mi abbiano accolto così rapidamente nella famiglia e che mi sia sentito veramente felice e a mio agio mi aiuta davvero a trovare il mio posto in campo, e cerco di dare il massimo per sfruttare al meglio questa opportunità. Fin dai primi momenti, ho sentito un forte supporto da parte dei tifosi. Poi, quando sono sceso in campo, mi sono sentito sia felice che un grande calciatore". Una piccola anticipazione del racconto di Khvicha Kvaratskhelia, attaccante georgiano del PSG dallo scorso gennaio e già aritmeticamente Campione di Francia.
L'impatto a Parigi è stato devastante e ora si gode tutto l'affetto della piazza, come ha raccontato nell'intervista rilasciata ai canali ufficiali del club: "Tutto questo è grazie a questo club: ti accoglie in un modo che ti permetta di credere in te stesso e di realizzare il tuo valore come giocatore. La mia prima impressione è stata quella di sentirmi un calciatore di alto livello che si unisce a un grande club, e questo conta moltissimo per un giocatore. Il modo in cui il club ti mette a tuo agio gioca un ruolo fondamentale".
Una chiosa sul rapporto con Luis Enrique: "Il ruolo dell'allenatore è estremamente importante nella carriera di un calciatore. Ciò che mi ha colpito di più di lui è il suo carattere e il modo in cui tratta i suoi giocatori. Ti fa sentire, dentro e fuori dal campo, che devi dare tutto, per il club e per tutti i tifosi. Ti tratta con un tale rispetto e una tale chiarezza… Sappiamo tutti che tipo di allenatore è ma personalmente, ciò che mi ha colpito di più è la sua umanità, il suo modo di comunicare con i giocatori, di raccontare la storia del calcio. Sono davvero felice di essere qui con lui, in un club così grande", ha concluso il georgiano.
