Francia, Upamecano: "Non sono preoccupato per Mbappé. Manca riconoscenza verso di lui"

Dayot Upamecano, difensore del Bayern Monaco e della Francia, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro de Le Bleus di Kylian Mbappe, assente dai convocati per scelta tecnica: "Non ho preoccupazioni. Non dobbiamo dimenticare quello che ha fatto per questa Nazionale. Ci manca un po' di riconoscenza nei suoi confronti. Spero di rivederlo molto presto, non dobbiamo dimenticare che è il nostro capitano. Ho detto ad inizio stagione che c'erano tante partite e che siamo esseri umani. Per noi calciatori conta molto l'aspetto mentale. Non entro nei dettagli, ma è molto importante per noi. È un grande giocatore, anche un amico. So di cosa è capace. Come ho detto, spero che ritorni. Spero che riprenda la fascia".

Come si trova con Kompany quest'anno?
"Sta andando bene, sono molto felice che sia lì, mi sta facendo progredire. Gli sono molto grato, sento che rispetto alla scorsa stagione ho fatto molti progressi. Mi fornisce molti video e analisi, mi aiuta molto e lo vediamo sul campo".

C'è un po' di paura che Francia-Israele possa essere spostata altrove?
"Non lo so affatto. Sono qui solo per giocare. Fin da piccolo mi piaceva giocare a calcio. Ieri era l'11 novembre. Mi piace la pace, spero che un giorno lo troveremo, in ogni paese".

Come si trova con Kounde?
"Ho giocato contro di lui in Champions League. Ho fiducia in lui, spero che continui così. Anche lui è un leader, comincia ad avere tanta esperienza. Gli auguro il meglio".

Coman e Olise, due suoi compagni nel Bayern che ritrova anche in Nazionale.
"Coman, non l'ho mai visto dubbioso. L'ho sempre visto sicuro di sé. In questo momento ha un livello incredibile. Fa bene in ogni partita. Che sia in panchina o no, è il Coman che tutti stavamo aspettando, un giocatore incredibile, che ha molta maturità e penso diventerà un grande giocatore. Olise lo vedo molto felice e sento che sta migliorando. Sono molto contento di poter giocare con lui al Bayern, è un privilegio. Non è un peso per lui indossare quella maglia, non lo tocca".

Si candida a indossare la fascia da capitano?
"Sto cercando di reinserirmi nel gruppo. Preferisco parlare in campo piuttosto che fuori. Quando sono in campo mi sento più a mio agio perché è molto piccolo. Il mio obiettivo come difensore è parlare, aiutare ed è quello che farò".

Il calendario è fitto di impegni.
"Perché non arrivare allo sciopero? L'ultima volta ho detto che c'erano troppe partite. È una cosa di cui dobbiamo parlare tra di noi. Per quanto mi riguarda, ci sono troppe partite e spero che un giorno lo capiranno".