Ederson, prendere o lasciare: pro e contro del miglior portiere assist-man della Premier
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Con Ederson Moraes, più semplicemente Ederson, è così. Il portiere brasiliano del Manchester City ha sempre avuto - con più o meno intensità negli anni - questa "doppia personalità": da un lato reattivo e insuperabile tra i pali, dall'altro un po' superficiale per alcune parate rivedibili realizzate in stagione. L'ultima sul tiro ravvicinato di Vinicius, con deviazione a servire palla per Brahim Diaz in agguato per il momentaneo 2-2 dell'andata dei playoff di Champions League.
Tra cali di attenzione comprensibili e respinte certamente migliorabili, però, va aggiunta una peculiarità indiscutibile di Ederson. La vena innata da assist-man grazie alla sua qualità con il pallone tra i piedi: il passaggio per il primo dei tre gol siglati da Marmoush contro il Newcastle ieri è valso infatti lo step necessario per tagliare il primato del portiere con più assist (6) nella storia della Premier League. Già a quota tre in questa stagione. Nessuno meglio di lui. Da sei titoli vinti e tre Guanti d'Oro con il City.
La dichiarazione. "Sono felice di aver raggiunto questo traguardo, spero che ce ne siano altri in futuro - ha esordito ai microfoni ufficiali del club inglese -. Ricordo che nelle prime due stagioni qui mi sono allenato molto su questa situazione, ora viene naturale. Vedo il movimento, la palla arriva a me e la gioco nello spazio".
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