Pordenone, stacciato l'accordo con gli ex tesserati: a rischio la ripartenza dall'Eccellenza

"La storia del Pordenone Calcio, almeno per quanto riguarda la prima squadra e la partecipazione ai campionati regionali, finisce qui". Questo il laconico inizio del punto fatto da Il Gazzettino in edicola riguardante la squadra friulana che nella giornata di ieri ha vissuto un altro momento chiave della crisi in cui è precipitata dopo la mancata iscrizione alla Serie C e che ora mette a rischio anche la ripartenza dall'Eccellenza o dalla Promozione.
"Finisce con l’immagine di giocatori e tecnici che raccattano le ultime cose dal centro De Marchi. Finisce con una guerra – di numeri e di parole – tra proprietà ed ex tesserati. Finisce male, con una spallata alle ultime speranze. Niente Eccellenza, a meno di miracoli e cavilli fin troppo difficili anche solo da immaginare. - si legge ancora sul quotidiano - Il calcio senior con i colori neroverdi rischia di essere spazzato via in una mattinata, quella di ieri, andata via a metà tra la smobilitazione e la prova muscolare. La proprietà del Pordenone Calcio, infatti, ha stracciato l’accordo con gli ex tesserati. Il banco è saltato per volontà dei vertici societari. In soldoni, di Mauro Lovisa".
Quel che filtra dai vertici societari è che "gli ex tesserati hanno preteso altri premi e ulteriori garanzie economiche, aggiungendo anche persone prima non parte della trattativa", motivazioni che però non trovano corrispondenza con quanto detto dal referente dell'AIC Paolo Bianchet: "L’accordo non è saltato a causa dei calciatori. I giocatori l’accordo l’avevano accettato, restavano solo piccoli dettagli da limare. Nessuna pretesa al rialzo. Lavoravamo da due mesi alla soluzione". Intanto il patron Mauro Lovisa si dice con "la coscienza a posto come sempre", nonostante la situazione stia precipitando.
