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SPAL, Bruscagin: “Anima e corpo per seguire Dossena. Pontedera? Complicato”

SPAL, Bruscagin: “Anima e corpo per seguire Dossena. Pontedera? Complicato”
Oggi alle 12:04Serie C
di Luca Bargellini
A Tutta C
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A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospite: Matteo Bruscagin, difensore SPAL
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Matteo Bruscagin, esperto difensore della SPAL, è intervenuto ai microfoni di TmwRadio, all’interno del programma 'A Tutta C' per analizzare il momento positivo della formazione estense reduce da tre vittorie consecutive:

L’inizio di stagione è stato per voi più complesso del previsto, ma ora sono arrivate tre vittorie consecutive. Cosa è cambiato?
“È stato un inizio complicato, nessuno di noi si aspettava di partire in quel modo. Abbiamo cercato con lo staff e con la società di uscirne il prima possibile. Nell’ultimo mese e mezzo però abbiamo fatto uno step di crescita. Dopo la partita con la Ternana ci siamo guardati o in faccia e ci siamo detti che eravamo sulla strada giusta nonostante i risultati”.

Aver capito di poter superare ostacoli come la Torres cosa può regalarvi a livello di consapevolezza?
“La Torres è una delle squadre più attrezzate del girone e finora lo ha dimostrato. Hanno tanti interpreti che possono fare la differenza, vincere con una squadra simile ti dà fiducia e morale. Ora dovremo cavalcarne l’onda e continuare a mettere in campo spirito e cattiveria, che dovranno essere la base per le partite che verranno”.

Che tipo di allenatore è Dossena?
“È un allenatore molto esigente e che ha le idee molto chiare a livello tattico e comunicativo. Abbiamo dato anima e corpo per seguirlo e lo stiamo facendo in ogni allenamento. Chiede tanto impegno, tanta attenzione e tanta comunicazione in campo, come è giusto che sia in un calcio che si sta evolvendo. Serve coralità e tutti gli undici devono essere partecipi, anche in fase di non possesso. È un calcio stimolante, che ti permette di leggere le situazioni e trovare la soluzione migliore. Il mister ci sta dando tanto e vogliamo continuare a seguirlo”.

Il Presidente Tacopina ha sempre ottenuto risultati importanti in Italia? Che rapporto avete con lui?
“Il presidente è molto ambizioso e vuole sempre il massimo. Vuole puntare in alto e di conseguenza non può essere contento dell’inizio di campionato. Ora stiamo provando a raddrizzarci e in questo momento ci sta facendo sentire la sua vicinanza, anche se per motivi di lavoro non può essere sempre in Italia. Quando è qui però c’è sempre un confronto e si parla di calcio, di cui è un grande appassionato”.

Che bilancio fa in generale del Girone B?
“E sempre complicato confrontare i gironi, perché ci sono realtà molto diverse tra loro. Nel girone A ci sono due o tre squadre superiori alle altre, ma ci sono anche Alcione e Trento che stanno offrendo un ottimo calcio. Sulla carta nel girone C ci sono più squadre che puntano a vincere il campionato ed è forse quello più combattuto. Il nostro è più incerto e ci sono squadre magari meno blasonate, ma che offrono un buon calcio e che vanno affrontate al massimo. Ogni girone insomma è complicato per i suoi motivi. Nel Girone B non ce una squadra che può andare in fuga come il Cesena dell’anno scorso, ma in tante potranno dire la loro”.

Nella prossima sfida affronterete un Pontedera in grande difficoltà. Cosa vi aspettate?
“Sarà una gara complicata, perché loro vorranno rifarsi degli ultimi risultati negativi, mentre noi, per dare continuità alle ultime vittorie, vogliamo portare a casa punti importanti con lo spirito e con la voglia di non concedere gol. Se faremo questo verrano fuori le nostre qualità. Abbiamo una bella settimana di lavoro che ci attende”.

Dentro la SPAL c’è qualche giovane che l'ha impressionata finora?
“Dire il nome di Rao è facile perché è sulla bocca di tutti, ma quest’anno ha fatto un salto di qualità veramente importante. Ci sono poi elementi promettenti fra i ragazzi della Primavera che si allenano con noi e che sono bravi e disponibili. Abbiamo un ottimo settore giovanile”.

Anche Sottini sta facendo ottime cose, essendo un classe 2002.
“Edoardo ha un futuro importante davanti a sé. Ora è fermo per un piccolo infortunio, ma ha fatto vedere di avere qualità importanti. Dovrà essere bravo a non mollare per migliorarsi e per imparare sempre qualcosa di nuovo. Potrà fare molto bene in futuro”.

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